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La Prevenzione dell'Antrace - La somministrazione di antibiotici è stata dopo tutto una buona idea in risposta agli attacchi con l'antrace

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La Prevenzione dell'Antrace

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Nel caso vi fossero stati dubbi, un nuovo studio indica che la sempre maggiore somministrazione di antibiotici, in risposta agli attacchi con l'antrace dello scorso ottobre, sia stata dopo tutto una buona idea. Così il "Centers for Disease Control and Prevention" ha documentato undici casi di antrace assunta per inalazione, cinque dei quali risultati in seguito mortali. Ma un'analisi statistica dell'epidemia statunitense ci rivela ora che potrebbero essere almeno il doppio le persone che hanno contratto questo virus mortale, ma non hanno assunto antibiotici.

Dal gennaio di quest'anno, i funzionari adibiti alla salute pubblica hanno raccomandato un periodo di trattamento di 60 giorni per circa 10.000 persone che potrebbero essere state esposte al contagio. Circa la metà di queste persone lavora o ha visitato uno dei tre principali luoghi d'esposizione: un ufficio postale nel New Jersey, un altro a Washington, e i Boca Raton offices of American Media. Concentrando le ricerche su questi pazienti, Ron Brookmeyer e Natalie Blades dell'Università di Johns Hopkins hanno sviluppato un modello statistico capace di stimare il probabile numero di casi di contagio da antrace prevenuti grazie a questo tipo di profilassi, basandosi su informazioni quali i tempi d'esposizione, i sintomi iniziali e il periodo d'incubazione della malattia. L'analisi mostra chiaramente che gli antibiotici salvarono delle vite, eppure Brookmeyer fa notare che il loro mancato utilizzo avrebbe portato solamente nove casi addizionali di contagio.

Oltre a confermare quindi la saggezza delle recenti misure anti-antrace, lo studio potrebbe anche influenzare future decisioni riguardanti la salute pubblica. Brookmeyer afferma che la loro scoperta "dimostra che interventi precoci e i trattamenti medici preventivi possono salvare delle vite e devono costituire un elemento chiave nella strategia di difesa dal bioterrorismo.


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