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Il cervello viene ingannato da un bel viso

Il cervello viene ingannato

Il viso di una persona può indurre il cervello di chi lo guarda a dare fiducia e attribuire caratteristiche interiori magari inesistenti. Quando si viene ammaliati dalla bellezza di un viso, l'attrazione può alterare il comportamento degli interlocutori, un comportamento del cervello che fornisce alle persone con lineamenti aggraziati, piacevoli o comunque belli da vedere un'arma in più nei rapporti interpersonali.

Le autrici dello studio che hanno analizzato questo comportamento sociale sono Ingrid Olson del Penn's Center for Cognitive Neuroscience e Christy Marshuetz dell'Università di Yale. Le due ricercatrici hanno dimostrato attraverso tre diversi test che le persone attraenti sono pagate di più e giudicate più intelligenti, inoltre inconsciamente un bel viso induce a pensieri positivi. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica dell'American Psychological Association.

Un esperimento condotto dalle ricercatrici ha avuto l'obiettivo di calcolare il tempo di valutazione della bellezza. Un gruppo di volontari è stato sottoposto alla visione di alcune immagini che rimanevano impresse sul monitor di un computer per un tempo di circa 0.013 secondi, le foto erano relative a persone comuni sia donne che uomini prese da alcuni annuari scolastici. Il risultato è stato che la valutazione della bellezza avviene in una frazione di secondo. Successivamente alla visone i partecipanti dovevano esprimere un giudizio e sebbene si siano lamentati che il tempo era troppo breve, i risultati delle valutazioni sono stati molto attinenti alla bellezza delle facce.

Ingrid Olson spiega che pur essendo la bellezza un fatto soggettivo, per l'esperimento sono state scelti dei visi molto brutti e molto belli per cercare di diminuire il più possibile il rischio di avere una valutazione troppo personale.

Le altre due ricerca condotte avevano invece l'obiettivo di valutare il "potere" che un bel viso può avere sulle altre persone. Anche in questo caso è stato usato un computer, sullo schermo sono state mostrate in maniera casuale delle facce attraenti e non, successivamente ad ogni immagine compariva per una frazione di tempo una parola su sfondo nero. Ai partecipanti è stata data l'indicazione di concentrarsi sulle parole che venivano mostrate e classificarle come positive o negative. La prova si è svolta in due fasi, in una prima fase parole positive come risata o gioia sono state attribuite ai visi più belli, successivamente a quelli più brutti.

I risultati hanno evidenziato che le parole positive venivano classificate più lentamente dopo che veniva visto un viso "brutto", l'opposto avveniva dopo la visione di un viso bello. Diversa è stata la reazione del cervello con altre immagini, per esempio di belle case.

La conclusione delle ricercatrici è che nel nostro cervello ci sono delle reazioni che ci portano ad essere più ben disposti verso quelle persone che hanno un aspetto più attraente, al contrario chi non ha avuto la fortuna di nascere "bello" anche se possiede grandi doti interiori faticherà di più per arrivare al "successo".


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