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Ereutofobia o Eritrofobia: paura di arrossirei - Psicologia - Informazioni su Ereutofobia o Eritrofobia: paura di arrossirei, cosa è cosa comporta e come si cura.

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Ereutofobia o Eritrofobia: paura di arrossirei

Ereutofobia o Eritrofobia: paura di arrossirei

Cosa è l'ereutofobia o eritrofobia ?

Con il termine ereutofobia, parola che deriva dal greco ereuthos - arrossamento, rossore, conosciuta più spesso con il termine eritrofobia, derivante anch'essa dal greco erythros - rosso, si indica quella paura morbosa di arrossire; solitamente viene riscontrata negli individui che presentano dei particolari fattori genetico-costituzionali e con una particolare propensione all'emotività .

Il processo fisiologico che fa arrossire le persone è un fenomeno normale che di solito si presenta dopo a un esercizio fisico, nei casi di irritazione cutanea, quando si è esposti al calore, ecc. . Alcune volte però, si verificano delle forme estreme, per esempio può capitare di arrossire in determinate situazioni sociali, in seguito a un pensiero che passa per la testa o in casi dove non sono riscontrabili apparenti ragioni.

Che problemi comporta questa fobia ?

Nei casi in cui si verificano delle situazioni estreme del fenomeno, potrebbero svilupparsi delle vere e proprie sindromi fobiche che portano a delle complicazioni nelle persone per quanto riguarda il contatto con il prossimo, si sviluppa un enorme imbarazzo sociale e porta la persona affetta da ereutofobia all'isolamento.

Tale fenomeno provoca numerosi problemi secondari legati a tutto quello che ruota intorno alle relazioni sociali.

Nell'ambito lavorativo si tende a scegliere delle professioni dove non sia presente il contatto con il pubblico e ci sia un ambiente con pochi collaboratori, si evitano avanzamenti di carriera o incarichi di maggiore responsabilità , il più delle volte questo problema porta le persone a scegliere delle professioni al di sotto della loro effettive capacità .

Quando ci si trova insieme alle altre persone si prova un senso di imbarazzo e insicurezza, questo implica una sensazione di inferiorità  di fronte agli altri con una conseguente astensione dall'esprimere le proprie opinioni anche se si è convinti che siano più valide delle altre.

Ci si pongono dei limiti evitando di essere coinvolti in nuove situazioni che potrebbero scatenare il disturbo, tale condizioni crea una frustrazione interiore per l'incapacità  di non riuscire ad esprimersi come si vorrebbe, si verificano delle vere e proprie fobie sociali.

Le persone che soffrono di ereutofobia possono essere distinte in due gruppi, al primo gruppo appartengono le persone affette da una forma meno grave, in questi casi si cerca di reagire al disturbo con un notevole dispendio di energie psichiche per cercare di controllare la situazione, in queste situazione è comunque sempre presente il pensiero di non riuscire a controllare la reazione fisica e si teme costantemente che avvenga da un momento all'altro, questo comporta un elevato stress emotivo. Al secondo gruppo appartengono i casi più gravi che sfociano in crisi depressive, senso di disperazione e pensieri di suicidio.

Come si può curare l'eritofobia ?

Esistono vari modi per affrontare i problemi legati all'ereutofobia o eritrofobia, si può cercare di porre rimedio attraverso la psicoterapia, le terapie mediche o nel caso in cui i primi due fallissero la chirurgia.

Psicoterapia

Anche se l'arrossire potrebbe essere controllato attraverso il controllo del pensiero, questa soluzione è molto difficile da mettere in pratica come viene dimostrato dai numerosi casi. La psicoterapia è comunque la prima strada da provare per cercare di risolvere il problema.

Terapia medica

Se con la psicoterapia non si ottengono dei risultati, a volte al primo trattamento viene associata una terapia medica. Durante la terapia medica vengono usati svariati farmaci come ansiolitici, anti-depressivi e anti-colinergici, ma spesso anche in questo caso non si ha la certezza di un esito positivo.

Intervento chirurgico: Simpatectomia toracoscopica

L'ultimo ritrovato medico che ha lo scopo di porre un rimedio al disturbo legato all'ereutofobia, è l'intervento chirurgico, questa soluzione però viene adottata solo dopo aver constatato che la persona non risponde ai metodi farmacologici o di psicoterapia.

La simpatectomia ha lo scopo di interrompere i nervi e nodi nervosi, i gangli, che trasmettono i segnali ai vasi della cute del viso. Mediante questo intervento chirurgico si riescono a eliminare il disturbi nel 75% dei pazienti trattati, nei restanti pazienti, anche se il disturbo non viene eliminato completamente si ha un netto miglioramento. Al termine dell'intervento il paziente si ritroverà  solo una piccola cicatrice praticamente invisibile nell'ascella. Per chi lo desiderasse poi l'intervento è reversibile in quanto viene applicata solo una piccola clip di titanio sul nervo simpatico senza che venga danneggiata la struttura del nervo.


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