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Depressione, attacchi di panico, sensi di colpa
Soprannome: Vale
Argomento: Depressione, attacchi di panico, sensi di colpa
Domanda:
Buongiorno sono Vale ho 26 anni, da Gennaio sono caduta in una forte depressione, attacchi di panico verso tutto e tutti, con la mia famiglia non ho mai avuto un gran rapporto, non mi sento amata.
Sono fidanzata da 5 anni, ma non riesco a sentire più nulla a livello di sentimenti verso niente e nessuno, mi faccio un sacco d sensi di colpa perché tutte le persone che cercano di starmi vicino dicono di volermi bene e il mio fidanzato mi ama tantissimo, ma io non sento nulla e soffro tantissimo.
Tutto questo e la confusione che ho in testa e le mille paturnie che mi faccio sono una conseguenza di questa depressione? Mi sento terribilmente sola.
Grazie
Risposta:
Non compare se hai già fatto un percorso psicologico o psicoterapeutico, la diagnosi di depressione ed attacchi di panico è una tua ipotesi o di un medico?
Il fatto che utilizzi una terminologia "povera" indicherebbe che sia una diagnosi fai-da-te, in gergo medico non si parla di attacchi di panico verso tutto e tutti ne di forte depressione.
Per far chiarezza nella classificazione generale del DSM-IV nei disturbi d'ansia vi rientrano: l'attacco di panico, il disturbo d'attacco di panico senza agorafobia, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo acuto da stress, il disturbo d'ansia generalizzato e le fobie. Queste ultime a sua volta si dividono in fobia sociale, specifica, agorafobia (senza storia di disturbo da attacchi di panico). Ognuno di questi per essere diagnosticato deve soddisfare dei criteri specifici, per esempio, criteri riferiti all'esordio e alle circostanze dell'insorgenza, alla frequenza, alla durata della sintomatologia e cosi via.
Invece la depressione rientra nella categorizzazione dei disturbi dell'umore proprio perché la caratteristica principale è l'alterazione dell'umore nel soggetto.
Ciò che mi sento di consigliarti e di cercar l'aiuto di uno specialista nel momento in cui prendi coscienza che da sola non trovi una modalità che ti consenta di vivere serenamente la tua vita affettiva-sentimentale, professionale- lavorativa e sociale.
Il fatto che tu non ti senti amata potrebbe essere un punto di partenza di un indagine che riguarda la natura dei tuoi rapporti interpersonali, potrebbe anche essere una causa della sfiducia in te stessa (bassa autostima) e negli altri che non ti consente di lasciarti andare e di vivere i sentimenti nella loro vera natura. Noti come vi sia un contrasto: il tuo ragazzo e le persone che ti stanno vicine ti vogliono bene ma ciò non basta perché tu possa volerne a loro. Non si tratta infatti di un automatismo tant'è vero che questo determina la tua sofferenza ed il fatto che tu ti senta terribilmente sola.
Come dicevo prima attraverso un primo colloquio specialistico conoscitivo potreste valutare assieme al terapeuta se vi è la necessità e l'impegno nel proseguire con un percorso supportivo che possa alleviare il tuo malessere.
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