UniversONline.it

Preistoria : Meduse nei mari del Cambriano - I resti fossili suggeriscono una grande abbondanza di meduse nei mari del Cambriano - Ritrovare le enormi ossa fossili dei dinosauri è già di per se un...

Continua
Universonline su Facebook

I resti fossili suggeriscono una grande abbondanza di meduse nei mari del Cambriano

Resti fossili del Cambriano

Ritrovare le enormi ossa fossili dei dinosauri è già di per se un compito difficile, ma immagina di dover ricercare i resti delle antiche meduse. Campioni ben conservati di tessuto morbido di questo tipo sono estremamente rari. Ne risulta che gli scienziati hanno pochissimi dati riguardo al ruolo di queste creature in quell'antico ecosistema.

Ma la recente scoperta di centinaia di impronte di medusa su quella che una volta era una spiaggia di un mare interno nello stato del Wisconsin sembra suggerire un loro ruolo fondamentale nella catena alimentare.

James W. Hagadorn del California Institute of Technology e i colleghi hanno concluso che le meduse fossilizzate, simili in dimensioni alle loro discendenti odierne, ma più grandi di quanto si pensasse in base ai ritrovamenti precedenti, fossero tra i principali predatori del periodo Cambriano. In altre parole, commenta Hagadorn, "dobbiamo aver inavvertitamente omesso un'enorme quantità di informazioni riguardo tutti gli animali dai tessuti morbidi che nuotavano nei mari antichi cibandosi degli altri organismi, ma i cui fossili sono estremamente rari".

La scoperta rappresenta uno dei due soli depositi fossili di meduse conosciuti. Gli autori ipotizzano sia che i venti possano aver spinto le meduse verso acque poco profonde, sia che le creature si siano raggruppate in quei luoghi in cerca di preda. In ogni caso, la marea, abbassandosi, le ha lasciate sulla spiaggia.

Le analisi dei fossili mostrano che alcune meduse hanno tentato di muoversi, ingerendo così dei sedimenti e di conseguenza ancorandosi al suolo. Numerosi cicli successivi delle maree hanno depositato sedimenti su di esse, interrandole. Per fortuna degli scienziati, sembra che i loro resti siano rimasti indisturbati fino ad oggi.


Condividi questa pagina

Invia pagina

Ti potrebbe interessare anche:

Cerca nel sito

Se non hai trovato quello che ti serve, o vuoi maggiori informazioni, utilizza il motore di ricerca

Seguici sui Social Network

Universonline su Facebook