Abbazia di Staffarda
Ad una ventina di Km da Torino. E' una abbazia fondata dall'ordine dei monaci cistercensi, costruita però in un luogo molto particolare. Fu infatti innalzata sulle rovine di una costruzione romana, a sua volta costruita su un impianto celtico (secondo alcuni studiosi addirittura pre-celtico). Le mura, le colonne ed i portali dell'abbazia sono riccamente decorati da particolari simboli esoterici, tra cui spiccano il fiore di loto ed il Sole, che nulla hanno a che vedere con la tradizione cristiana (il loto infatti era un simbolo di provenienza orientale, mentre il Sole era un chiaro riferimento al culto pagano del Sol Invictus, che, sotto forme diverse, era sviluppato in molte religione da quella druidica a quella egiziana, a quella romana). Ma la vera particolarità di quest'edificio era costituita dall'orientamento peculiare dell'asse lungo il quale l'architetto ne impiantò la realizzazione.
Esso infatti è ruotato in modo tale da far sଠche i raggi del sole illuminino, a prima mattina, l'altare della cappella, ardano, a mezzogiorno sulle pareti del campanile, ed al tramonto, vadano a morire lambendo il portale maggiore.
All'ingresso dell'abbazia, inoltre è un'enorme blocco di pietra monolitico, di cui ancora non è molto chiara la funzione, ma che sembra rafforzare non solo l'origine celtica dell'insediamento, ma anche la sua enorme sacralità (i monoliti singoli eretti verticalmente infatti venivano utilizzati dalle antiche popolazioni neolitiche, avevano lo scopo di segnalare la presenza di un luogo sacro nelle sue vicinanze).
Infine, secondo una leggenda, nei sotterranei dell'abbazia ci sarebbe un'enorme biblioteca di importanti e potentissimi testi magici ed alchemici. Vi si ci accederebbe scendendo una scala a chiocciola, ma l'ingresso alla scala, ammesso che esista, è murato.
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