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Fata Morgana

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Dopo aver condotto Re Artł, suo fratello, ai piedi dell'etna, morgana non se ne andņ pił dalla sicilia, dove era giunta con il suo vascello. Stabilą¬ la sua dimora tra l'etna e lo stretto di messina, dove i marinai non osavano avvicinarsi a causa di forti tempeste, e są¬ costruą¬ un palazzo di cristallo. Morgana abita in quel posto da pił di mille anni e di tanto in tanto richiama alla memoria camelot, i castelli, le foreste incontaminate ed altri ricordi felici. La fata certe volte si diverte a scoprire la gente con immagini ingannevoli. Si dice che morgana esca dall'acqua con un cocchio tirato da sette cavalli, per quanto abbia anche un vascello d'argento. Quando morgana esce dal mare getta nell'acqua tre sassi e traccia dei segni nel cielo: allora il mare si gonfia, dopo diventa come un cristallo; su di esso compaiono immagini di uomini e di cittą .

Alcune dicerie vogliono che un prete (Ingnazio Angelucci) narrava di aver assistito ai prodigi della fata morgana nel giorno dell' assunta del 1643: egli racconta di aver visto dalla sua finestra il mare gonfiarsi, e poi diventare come un cristallo e su questa "piazza di cristallo" si riflettevano immagini di cittą  bellissime, pilastri, arcate, castelli e si trasformavano in una fuga di finestre che si trasformava a loro volta in selve, pini, cipressi e grandi teatri.

Padre raccontava di aver sentito parlare di questo fenomeno ma non ci aveva creduto, perņ dopo averlo osservato con i propri occhi potč affermare che era pił stupefacente di quanto si potesse immaginare. La leggenda trae spunto da un fenomeno che realmente si verifica nello stretto di messina in particolari condizioni atmosferiche.


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