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Abissi imperscrutabili

Abissi imperscrutabili

I disastri geologici che sconvolsero il pianeta decretarono la morte di animali terrestri ma molti animali marini, nello stabile habitat dei mari, sopravvissero. Nel 1976 un' imbarcazione da ricerca statunitense che operava al largo delle Hawaii trovo' impigliato nell'ancora uno squalo, lungo più di quattro metri, di cui era sconosciuta non solo la specie, ma, cosa che meraviglio' i biologi, anche la famiglia e il genere. Per la sua

enorme bocca, larga quasi un metro e mezzo, lo squalo venne chiamato "Megamouth" ("Grandebocca"). Sempre nel nostro secolo, uno squalo di specie sconosciuta e' stato avvistato per due volte da pescatori dell'arcipelago di Tuamotu, in Polinesia, a nord di Tahiti. Secondo il racconto, l'animale era lungo tra i dieci e i quindici metri, di colore giallo ambra, con macchie bianche ben visibili. La sola testa raggiungeva i tre metri. Nel 1875 la nave da ricognizione britannica "Challenger" raccolse dal fondo marino, a una profondità  di circa 4000 metri, due denti di "megalodon" lunghi circa tredici centimetri; si trattava di denti veri, non fossili...Il "Carcharodon megalodon" e' uno squalo che si pensa estinto da un milione di anni dalla lunghezza di oltre quindici metri! Biologi, zoologi e naturalisti concordano nel ritenere possibile che antiche specie adattatesi alle condizioni di vita attuali, siano rimaste in vita, lontane dalla curiosità  degli umani, nelle remote profondità  delle acque.


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