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Le percentuali del sesso ...

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La frequenza dei rapporti sessuali č importante? Esiste una frequenza ideale o normale? In realtā  questa non dovrebbe esistere, nessuno dovrebbe sentirsi costretto al rapporto sessuale. L'uomo, si sa, raggiunge il suo apice di attivitā  intorno ai vent'anni quando il sesso č il suo chiodo fisso. L'intervallo minimo tra un orgasmo e l'altro varia per l'uomo in funzione dell'etā : intorno ai vent'anni si č "nuovamente pronti" dopo venti minuti, ai quaranta occorre aspettare almeno un'ora, infine oltre un giorno dopo i cinquanta. Per quanto riguarda la donna č risaputo, durante l'allattamento e la menopausa il desiderio cala, ma al contrario dell'uomo l'attivitā  aumenta notevolmente intorno i trenta, quarant'anni. Per le coppie stabili la frequenza varia a seconda del periodo dell'unione, nei primi due anni č molto elevata, cala successivamente e talvolta si ripristina nei primi anni di convivenza o di matrimonio, quando si danno libero sfogo alle prestazioni. Secondo le statistiche solo l'1,1% degli italiani lo fa tutti i giorni, il 25% una volta alla settimana e l'1,2% una volta al mese. Le cifre non sono molto consolanti, due problemi principali affliggono i due sessi: per le donne l'incapacitā  di raggiungere l'orgasmo e la paura di avanzare richieste al proprio partner, per gli uomini l'ansia da prestazione. Il quadro non č roseo ma neppure triste, gli italiani continuano a sentirsi prestanti e abili a letto!


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