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Anoressia: rischio per 1 ragazza su 2 a causa dei modelli sociali

Foto ragazza anoressica

Dietro all'anoressia, nella maggior parte dei casi, ci sono le pubblicità e i modelli sociali come quelli trasmessi dalla moda, dei canoni estetici che influenzano in maniera rilevante ben il 47 per cento delle ragazze. Il problema non è di certo nuovo, purtroppo in molti casi il passaggio da uno stato di inappetenza a uno di anoressia (entrambi catalogati come disturbi alimentari) è abbastanza frequente e, secondo un'indagine commissionata da Nutrimente Onlus (un'associazione che si occupa della prevenzione, la cura e la conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare), quasi una ragazza su due corre un considerevole rischio di emulazione e sviluppa un'eccessiva ossessione per il cibo e il corpo. Il problema è tutt'altro che marginale se si pensa che i disturbi alimentari, dopo gli incidenti stradali, rappresentano la seconda causa di morte per gli adolescenti.

Molti pensano che questo disturbo alimentare interessi solo le ragazze, negli ultimi anni si è però assistito ad un considerevole aumento dei casi di ragazzi anoressici, si tratta quindi di un problema trasversale che colpisce sia le donne che gli uomini. La ricerca della perfezione corporea "idealizzata" e distorta può spingerli a cercare un modo per diventare anoressici attraverso delle diete sbagliate, un esercizio fisico eccessivo e, a volte, anche mediante degli inibitori della fame che portano a un pericoloso stato di inappetenza.

Sebbene il disturbo alimentare può in alcuni casi essere la conseguenza di altri problemi psicologici, secondo diverse indagini la principale causa è da ricondurre al peso che le adolescenti danno all'immagine corporea nella vita di tutti i giorni. Molte ragazze vivono nel mito della magrezza e ammirano i canoni di bellezza dettati dalla moda e dalle pubblicità tanto da voler emulare la loro fisicità spesso al limite del "naturale". Alcuni Paesi, come ad esempio la Francia, hanno intrapreso delle politiche sociali ben precise per cercare di arginare questo problema e hanno vietato l'utilizzo di indossatrici magrissime (chi vuole fare la modella deve avere un rapporto peso/altezza nella norma) in quanto veicolavano degli stereotipi di bellezza dannosi per ragazze e ragazzi.

Osservando i dati dell'indagine commissionata da Nutrimente Onlus si scopre che ben il 52 per cento delle ragazze seguono delle diete dimagranti sbagliate solo per raggiungere un'ideale di perfezione fisica, il 47 per cento cerca di raggiungere lo stesso obiettivo attraverso un esercizio fisico eccessivo (si tende a voler strafare per restare informa e compensare magari qualche strappo alla dieta), infine, poco più di una ragazza su tre (il 35 per cento) a causa di un'ossessione per la propria forma fisica fa frequente ricorso a lassativi e diuretici. La fascia più colpita da questo fenomeno è quella che va dai 19 ai 21 anni (circa il 24 per cento del totale), segue poi quella delle adolescenti che va dai 15 ai 18 anni (circa il 21 per cento) e, a seguire, troviamo le ragazze con un'età compresa tra i 22 e i 25 anni (circa il 14 per cento).

Come accennato in precedenza, sul banco degli imputati non c'è però solo la moda ma anche la televisione in generale e le riviste patinate. Le pubblicità esercitano sui giovani una pressione sociale tale da influenzare considerevolmente gli stili di vita e le abitudini. I messaggi pericolosi non arrivano unicamente dal settore dell'abbigliamento ma anche da quello alimentare dove spesso i cibi sono associati alla forma fisica, alla "leggerezza" e alla linea. Sovente si utilizza la parola "light" come se fosse quasi una filosofia di vita da seguire (una dieta dove tutto deve essere light se si vuole raggiungere, o mantenere, il proprio traguardo). Una scritta che spesso nasconde altri pericoli per la salute in quanto alcuni grassi e zuccheri vengono sostituiti con particolari sostanze tutt'altro che salutari, le bevande senza zucchero (ligh) possono essere ad esempio dannose per i denti e la linea.

La lotta all'anoressia non può che iniziare dall'educazione alimentare, sono infatti sempre di meno i giovani che seguono un regime alimentare equilibrato come potrebbe essere quello della dieta mediterranea. Alcuni giovani sono alla continua ricerca di una particolare fisicità, oltre a seguire una dieta a base di proteine, passano ore e ore in palestra, c'è poi chi esagera con l'attività fisica solo perché ha fatto uno strappo alla regola a tavola e deve smaltire tutte le calorie. Ci sono poi quelli che si vedono grassi e di conseguenza non mangiano e chi decide di seguire delle diete drastiche e con un basso valore di nutrienti. Per prevenire i casi di anoressia bisogna insegnare fin da piccoli ad avere un buon rapporto con il cibo e il proprio corpo, ovviamente questo da solo a volte non può bastare se i media continuano a trasmettere dei modelli sociali sbagliati.


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