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Parto pretermine, allattamento e alimentazione

Parto pretermine e allattamento

In caso di parto pretermine l'allattamento al seno, pur essendo l'alimento migliore per il piccolo, potrebbe non fornire i giusti quantitativi del coenzima Q10. Questo particolare coenzima, conosciuto anche come ubidecarenone, è indispensabile per la respirazione e rigenerazione cellulare e, oltre ad essere un potente antiossidante, svolge un ruolo centrale nel funzionamento del muscolo cardiaco. L'indagine che ha esaminato i livelli del coenzima Q10 nelle varie fasi latte materno (colostro, latte di transizione e maturo) è frutto di un lavoro congiunto tra i ricercatori dell'Università di Granada e dell'Ospedale San Cecilio (Spagna). I risultati dello studio sono stati divulgati in questi giorni (Febbraio 2011, Preterm mothers' milk contains less antioxidants than mothers completing their gestation).

Le conclusioni sono frutto di un'indagine che ha coinvolto 30 neo-mamme che allattavano al seno il proprio piccolo. Del totale, 15 avevano portato a termine la gravidanza regolarmente (40 settimane di gestazione) mentre 15 avevano avuto un parto pretermine. Prima di prelevare dei campioni di latte, a tutte le volontarie sono state poste una serie di domande relative alla loro alimentazione durante l'allattamento. Durante l'analisi del latte materno si è indagato sui livelli di varie sostanze quali: il coenzima Q10 e il tocoferolo. Tutte le informazioni sono state poi elaborate con software sviluppato presso l'Institute of Nutrition and Food Technology "José Mataix" (University of Granada).

Dai risultati dell'elaborazione si è notato che i livelli del coenzima Q10 nel latte materno delle madri che avevano avuto un parto pretermine, rispetto a quelle che avevano avuto una gravidanza regolare, erano inferiori anche del 75 per cento. Risultati analoghi erano stati rilevati anche per i livelli di tocoferolo.

Pur considerando il numero ristretto di volontarie che hanno partecipato allo studio, i risultati raccolti sono molto interessanti. La salute dei prematuri dipende anche dall'alimentazione, individuare possibili carenze permette di apportare le dovute correzioni affinché i piccoli ricevano tutte le sostanze di cui hanno bisogno per svilupparsi correttamente.


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