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Carote intere per prevenire i tumori - Le carote, se mangiate intere, grazie ad un composto contenuto in esse, il falcarinolo, contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare tumori

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Carote intere per prevenire i tumori

Carote intere per prevenire i tumori

Le carote, se mangiate intere, grazie ad un composto contenuto in esse, il falcarinolo, contribuiscono a ridurre il rischio di sviluppare tumori. Per massimizzare l'effetto protettivo del falcarinolo la carota andrebbe mangiata cruda, in alternativa, se la si deve cuocere, è preferibile bollirla intera e tagliarla a cottura ultimata. Alcune informazioni sugli effetti anti-cancro della carota sono state date in occasione di una conferenza tenutasi a Lille in questi giorni (Francia, NutrEvent - Giugno 2009).

Già da diversi anni alcuni ricercatori della Newscastle University (Gb) in collaborazione con i colleghi della University of Southern Denmark stanno conducendo degli studi sulle carote, in particolar modo su un composto contenuto in esse, il falcarinolo. Già qualche anno fa (Febbraio 2005) sul Journal of Agricultural and Food Chemistry vennero pubblicati i primi interessanti risultati dello studio.

La dottoressa Kirsten Brandt, ricercatrice presso la Newscastle University e coordinatrice dello studio, spiega che le carote tagliate perdono parte del composto anti-cancro. In base ai dati raccolti, le carote cotte intere contengono il 25 per cento in più di falcarinolo rispetto a quelle tagliate prima della cottura. Diverse sostanze nutritive, zuccheri e falcarinolo compresi, tendono a disperdersi nell'acqua durante la cottura, quando le carote vengono tagliate si aumenta la superficie a contatto con l'acqua e di conseguenza la quantità di sostanze disperse, per questo motivo, evidenzia l'esperta, nel caso di cottura sarebbe preferibile tagliarle a cottura ultimata.

I benefici della carota nella prevenzione dei tumori furono scoperti qualche anno fa in seguito ad alcuni esperimenti condotti su particolari ratti con caratteristiche genetiche che facilitano lo sviluppo di tumori. Le cavie, dopo un trattamento a base di azossimetano (una tossina utilizzata per stimolare la formazione del cancro al colon), sono state suddivise in tre gruppi. Ogni gruppo è stato alimentato con una dieta differente che prevedeva: carote congelate ed essiccate, amido di mais arricchito con falcarinolo e semplice amido di mais. La quantità di falcarinolo aggiunta all'amido era uguale a quella presente nella dieta delle cavie alimentate con le carote. Dopo circa quattro mesi e mezzo, sia i ratti alimentati con le carote sia quelli nutriti con l'amido arrichito con falcarinolo, rispetto al gruppo alimentato con l'amido di mais, risultavano maggiormente protetti dallo sviluppo di tumori al colon.

Secondo gli esperti, anche se attualmente non ci sono studi in merito, l'uomo potrebbe beneficiare degli stessi effetti protettivi rilevati sulle cavie. Il prossimo passo degli esperti sarà quello di coltivare delle carote che contengono livelli maggiori di falcarinolo.


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