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Allergia al sole, pelle arrossata con vescicole - I casi di allergia al sole sono in continua crescita, attualmente quasi un italiano su dieci è intollerante ai raggi solari

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Allergia al sole, pelle arrossata con vescicole

Allergia al sole, pelle arrossata con vescicole

I casi di allergia al sole sono in continua crescita, attualmente quasi un italiano su dieci è intollerante ai raggi solari. Per alcune persona basta stare pochi minuti alla luce del sole per ritrovarsi la pelle arrossata e piena di vescicole, un problema che nella maggior parte dei casi (circa l'80 per cento) colpisce le giovani donne. Questi e altri dati saranno presentati al congresso della Società di Dermatologia medica (SIDeMaST) di quest'anno (10-13 Giugno 2009).

Gli esperti evidenziano che nel nostro Paese, dal 2000 ad oggi, il numero di casi è raddoppiato e spiegano che un consumo adeguato di frutta e verdura potrebbe aiutare a contrastare l'incremento dell'allergia al sole. Spesso le persone ignorano questo problema e in molti casi pensano ad un semplice eritema solare, un arrossamento della pelle caratterizzato anche da prurito che si manifesta dopo un'eccessiva esposizione solare.

La fotodermatosi (intolleranza al sole) colpisce prevalentemente le persone giovani, solitamente il problema insorge infatti dopo la pubertà. Antonello Baldo, coordinatore nazionale pro-tempore del Gruppo Italiano di Fotodermatologia (GIFDE), spiega che in base agli ultimi dati, purtroppo, risultano in aumento anche i casi fra i pazienti affetti da patologie tradizionalmente curate proprio con l'esposizione al sole: oggi è allergico al sole il 7 per cento delle persone con psoriasi e il 9 per cento di chi ha la dermatite atopica.

Attualmente le cause che portano all'allergia al sole non sono note. Secondo gli esperti vi è alla base una predisposizione individuale, spiegano che se non si è inclini a sviluppare l'allergia, anche esponendosi molto il rischio di fotodermatosi non aumenta. Al contrario, se si è predisposti, le prime esposizioni scatenano l'intolleranza.

Antonello Baldo spiega che fra le varie ipotesi che potrebbero far chiarezza sull'incremento dei casi di allergia al sole vi è la maggiore frequenza di viaggi verso Paesi tropicali e di vacanze "mordi e fuggi". Sempre più persone fanno una "scorpacciata" di sole limitata a due, tre giorni. L'estendersi di questa abitudine porta alla luce un maggior numero di casi che in passato, con un esposizione ai raggi solare più contenuta, magari non si sarebbero mai manifestati. Fra le varie cause c'è poi l'assottigliamento della fascia di ozono che, con un minor filtro dei raggi, ha reso il sole più aggressivo.

Quali sono i sintomi dell'allergia al sole?

L'allergia al sole si manifesta solitamente tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. I sintomi, facilmente identificabili, sono: la pelle esposta alla luce si arrossa e si copre di vescicole e piccole bolle. Nella maggior parte dei casi in Italia si diagnostica la forma meno aggressiva che risparmia il viso e coinvolge soprattutto braccia e décolleté. Secondo alcune stime, il 15-20 per cento della popolazione ha avuto almeno un episodio di intolleranza al sole, niente di preoccupante anche se, nella metà dei casi, la fotodermatosi si ripresenta e diventa un problema serio.


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