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Le sigarette possono avere l'effetto dei farmaci antidepressivi

sigarette : farmaci antidepressivi

Fumare sigarette può produrre nel nostro cervello un effetto simile a quello dei farmaci antidepressivi, e questo fatto potrebbe spiegare l'alta percentuale di fumatori tra le persone che soffrono di depressione e la loro difficoltà  di smettere.

"Il fumo cronico produce effetti 'simil-antidepressivi' sul cervello umano" sono le parole del dott. Gregory A. Ordway, professore di psichiatria al centro medico dell'Università  del Mississippi e collaboratore della ricerca. "Questo potrebbe contribuire all'alta di fumatori e alla difficoltà  di smettere tra coloro che soffrono di depressione".

I ricercatori avevano notato già  in precedenza che le persone depresse erano maggiormente soggette al fumo e più restie a smettere. Rimaneva comunque poco chiaro se fosse la nicotina o qualche altro elemento chimico il fattore scatenante di questo fenomeno.

Ordway, insieme alla dott.ssa Violetta Klimek, sua principale collaboratrice, ha esaminato la zona del cervello associata con la depressione e conosciuta come locus coeruleus. I ricercatori hanno confrontato una porzione di questo tessuto cerebrale prelevato dopo la morte da sette pazienti fumatori abituali e da nove non fumatori, tutti mentalmente in salute. Il risultato è stato la scoperta che i cervelli dei fumatori presentano delle anomalie neurochimiche simili a quelle degli animali da laboratorio trattati con farmaci antidepressivi.

Più precisamente, osserva Ordway, nei cervelli dei fumatori abituali è stata riscontrata una significativa carenza di adrenocettori alfa-2 e dell'enzima tyrosine hydroxylase, che aiuta la produzione di noradrenalina e dopamina.

Questi due effetti, sottolinea Ordway, sono stati riscontrati negli animali soggetti a cure con farmaci antidepressivi, e sono anche due dei fattori principali utilizzati per diagnosticare eventuali cure antidepressive.

"Questa è la prima volta che viene dimostrata la presenza di un effetto biologico del fumo sul cervello, associato agli effetti antidepressivi", afferma lo studioso.

Ordway puntualizza che non si sa ancora se sia realmente il fumo a causare questo effetto, o se semplicemente queste persone siano maggiormente stimolate a fumare. Comunque, aggiunge, il suo sospetto è che il fumo sia di fatto la causa delle mutazioni neurochimiche, e progetta di condurre nuovi studi sugli animali per trovare una risposta definitiva.

Ordway sottolinea che, per quanto fumare sigarette possa avere un effetto antidepressivo, non è certo raccomandabile un loro utilizzo in questo senso, e spera che queste ricerche possano portare un aiuto nello sviluppare trattamenti antifumo efficaci per i pazienti depressi.

"Di sicuro non c'è motivo per iniziare una carriera da fumatore", dice lo scienziato. "Ci sono cosଠtante controindicazioni per il fumo che non se ne può più giustificare l'uso".


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