Fontana spaziale
Quella stella sta facendo acqua da tutte le parti. Ma non intendiamo certo dire che funzioni male. Il fatto è che un astronomo giapponese, puntando il radiotelescopio su W43A, nella costellazione dell'Aquila, ha scoperto nelle sue vicinanze due enormi getti gassosi ricchi di molecole d'acqua. I due getti gemelli, che partono da lati opposti della stella e che sono lunghi 75 miliardi di chilometri, hanno una forma attorcigliata, un po' come dei cavatappi. Ma come si spiega questo fenomeno?
Quella stella sta morendo. Dopo aver vissuto per qualche miliardo di anni una vita tranquilla come il nostro Sole, una volta esaurito l'idrogeno si è trasformata in una gigante rossa. Proprio negli strati più esterni delle giganti rosse è normale osservare tracce d'acqua. Ora però W43A è destinata ad esplodere, ben presto molto materiale sarà espulso e andrà a formare una nebulosa planetaria mentre il nucleo collasserà in una nana bianca. E in questa fase le molecole d'acqua non potranno più esistere.
Le nebulose planetarie hanno spesso sconcertato gli astronomi per le loro forme molto complesse. A volte infatti la parte esterna della stella è espulsa in più fasi in modo da formare gusci distinti di gas che si intersecano. Lo studio di questa fontana spaziale e dei suoi due getti simmetrici può chiarire i meccanismi della nascita di questi oggetti, tra i più affascinanti dell'Universo.
Enrico Girardi
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