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Tarassaco - piante officinali ed erbe medicinali - Piante officinali e erbe, scheda e informazioni per Tarassaco - Nome botanico: Taraxacum officinale Weber

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Piante officinali e erbe: Tarassaco

Tarassaco (Piante officinali)

Nome botanico: Taraxacum officinale Weber
Famiglia pianta: Asteraceae (Compositae)

Descrizione

La pianta erbacea del Tarassaco è molto comune nei prati delle nostre pianure e montagne, così come in altri continenti (Nord America e Asia). Chiamato anche Dente di leone, Soffione o Piscialetto. Della pianta si utilizzano in particolare le foglie e le radici.

Tempo balsamico: il rizoma si raccoglie in autunno (settembre-ottobre) o in febbraio, prima che la pianta riprenda lo stadio vegetativo; si conserva in sacchetti di tela o carta.

Attività principali e impiego terapeutico

E' talvolta utilizzato nelle insalate di campo, insieme alla Valerianella, radicchio, rosolaccio e cicerbite. La medicina popolare ha sempre utilizzato il Tarassaco come "depurativo" del sangue, nelle dermatopatie (eczema, orticaria) e nel trattamento delle epatocolecistopatie. I preparati a base di Tarassaco stimolano il flusso biliare, migliorano i disturbi digestivi causati da cattiva funzionalità di fegato e cistifellea e combattono l'iperlipemia. Il Tarassaco ha un'ottima attività diuretica, ed è per questo utilizzato per combattere la cellulite ed i gonfiori causati da ritenzione idrica.

Conoscenze scientifiche

I costituenti chimici presenti sono in particolare l'Inulina, lattoni sesquiterpenici (eudesmanolidi e germacranolide), polifenoli derivati dell'acido idrossifelinacetico e dell'acido caffeico, triterpeni, fitosteroli e sali di potassio. Il Tarassaco ed i suoi estratti stimolano le secrezioni acide dello stomaco (foglie), migliorano la escrezione di bile dal fegato (foglie), esercitano una modesta attività diuretica (foglie), solo ad alte dosi svolgono attività lassativa, ma unicamente in relazione al contenuto in inulina (radice). Il Tarassaco e i suoi estratti (secchi) sono indicati per atonie gastriche, dispepsie e microcalcolosi biliari, mentre è controindicato nei soggetti con iperacidità gastrica oppure patologie ostruttive delle vie biliari, oppure ancora nei casi di epatite. Gli estratti ottenuti dalla radice e titolati in inulina possono invece essere razionalmente impiegati anche nei soggetti con stitichezza cronica. Nessun razionale invece per i soggetti affetti da sovrappeso o obesità.

Avvertenze

E' controindicato nei casi di gastrite ed ulcera peptica. Possibili interazioni con i FANS, gli altri amari, ed i diuretici. L'abuso o l'uso improprio di estratti di Tarassaco può comportare deplezione turbe idro-elettrolitiche.

Livelli di tossicità: ritenuto in genere sicuro se preso in giuste dosi per brevi periodi.

Gravidanza ed allattamento: non si riscontrano effetti collaterali nella gravidanza per assunzioni di piccole dosi. Per il momento non sono stati riscontrati neanche effetti nei bambini nutriti con latte materno qualora la madre abbia fatto uso di questa pianta medicinale in quantità moderate. In entrambi i casi, esiste tuttavia il rischio che sorgano problemi. E' consigliabile l'uso sotto prescrizione medica.

Neonati e bambini: è rischioso somministrare qualsiasi preparato a base di piante medicinali a bambini sotto i due anni d'età.

Note sull'utilizzo delle piante medicinali


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