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Rabarbaro - piante officinali ed erbe medicinali - Piante officinali e erbe, scheda e informazioni per Rabarbaro - Nome botanico: Rheum palmatum L.

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Piante officinali e erbe: Rabarbaro

Rabarbaro (Piante officinali)

Nome botanico: Rheum palmatum L.
Famiglia pianta: Polygonaceae

Descrizione

La pianta, originaria della Cina e Asia orientale, fornisce una radice e rizoma molto utilizzati dall'industria dei liquori. Il Rabarbaro siberiano (R. rhaponticum) è meno attivo e meno sicuro dei precedenti.

Tempo balsamico: il rizoma si raccoglie in autunno, decorticandolo.

Attività principali e impiego terapeutico

Molto comune è il ricorso a rimedi a base di Rabarbaro come digestivo, sia sotto forma di tisane sia di compresse. In particolare comunque la pianta entra nella composizione di aperitivi e amari.

Conoscenze scientifiche

Il Rabarbaro è presente anche in Farmacopea Ufficiale, ed entra nella composizione di alcune specialità medicinali digestive e lassative. Infatti i costituenti conosciuti sono i polifenoli (flavonoidi e tannini) e glucosidi antranoidi, dotati delle seguenti attività biologiche: a) a basse dosi stimolano la secrezione dei succhi gastrici, l'escrezione di bile dalla colecisti e la normale peristalsi del tubo digerente b)a dosaggi più alti invece presentano un effetto lassativo per il ridotto riassorbimento di acqua e sali minerali a livello del colon.

Avvertenze

Il ricorso continuativo e prolungato nel tempo è sempre da evitare, e comunque su prescrizione medica dopo un'adeguata diagnosi. Nei casi di stitichezza cronica il Rabarbaro può servire solo saltuariamente, ed in caso di effettivo bisogno. Tutte le piante ad antranoidi, infatti, sono responsabili del fenomeno dell'abitudine, di numerosi effetti collaterali (coliche, diarrea), controindicazioni (colite ulcerosa, occlusione intestinale) e interazioni (liquirizia, digitale, e numerosi altri farmaci), ed il loro uso continuativo dovrebbe essere solo dietro prescrizione medica. Tra tutte le piante di questo tipo (Cascara, Senna Frangola, ecc.) il Rabarbaro è tuttavia la meglio tollerata.

Livelli di tossicità: considerata relativamente innocua se assunta in quantità appropriate per brevi periodi di tempo.

Gravidanza ed allattamento: è sconsigliata l'assunzione sia nel periodo della maternità che dell'allattamento, i pericoli superano qualunque possibile beneficio.

Neonati e bambini: è rischioso somministrare qualsiasi preparato a base di piante medicinali a bambini sotto i due anni d'età.

Note sull'utilizzo delle piante medicinali


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