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Numerosi gli italiani con malattie legate al fegato - Gli italiani sono al primo posto a livello europeo per numero di casi di patologie croniche del fegato

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Numerosi gli italiani con malattie legate al fegato

Malattie legate al fegato

Gli italiani sono al primo posto a livello europeo per numero di casi di patologie croniche del fegato. Questo dato è emerso durante lo svolgimento del convegno annuale dell'AISF, Associazione italiana per lo studio del Fegato. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre mille esperti italiani provenienti da tutte le discipline mediche coinvolte nella ricerca e nella cura delle malattie del fegato.

Le malattie del fegato sono spesso poco evidenti e non sempre si è informati sui possibili problemi che possono portare. Gi esperti stimano intorno a due milioni le persone con infezione da virus C e in circa un milione quelle con infezione da virus B, in entrambi i casi la principale causa di infezione è rappresentata dal contatto con sangue infetto. Sempre secondo una stima, oltre un milione di persone sarebbero affette da cirrosi epatica che nel 20-30 percento dei casi si complica in tumore primario del fegato.

Secondo i dati ISTAT relativi al 2000, in Italia ci sarebbero stati oltre 21.000 decessi causati da cirrosi o da tumore del fegato, in quest'ultimo caso circa il 70 percento delle patologie sono state associate a una precedente infezione da virus C.

Il modo migliore per porre un freno alla diffusione di queste malattie sono la prevenzione, la terapia e la ricerca. Per perseguire questo obiettivo l'AISF ha lanciato un progetto a lungo termine che consentirà la formazione di persone altamente qualificate. Oltre a prevedere la formazione di team di ricercatori, vedrà il coinvolgimento di volontari e medici che porteranno avanti un'azione educativa e di prevenzione mirata a sensibilizzare e aumentare le conoscenze nel maggior numero di cittadini.

Il professor Benedetti, segretario dell'AISF e coordinatore della Commissione consultiva AISF/Volontariato, evidenzia come questo nuovo progetto sia uno dei primi casi a livello nazionale che vede l'unione delle forze della medicina e del volontariato in modo così organico e strutturato. Grazie alle associazioni di volontariato, si potranno avere informazioni molto utili che aiuteranno a comprendere e capire in maniera più dettagliata i problemi e i bisogni del malato di fegato, non soltanto sul fronte clinico, ma anche e soprattutto nella gestione quotidiana della malattia.

Se da un lato l'Italia ha un primato inerente un numero molto elevato di casi relativi a patologie croniche del fegato di cui non c'è da andare molto fieri, c'è anche un altro aspetto italiano di cui essere soddisfatti, l'efficienza della sanità italiana nella cura di questo tipo di malattie. Nel nostro paese, la sopravvivenza a distanza di un anno dal trapianto di fegato in malati di tumore epatico, raggiunge l'85,1 percento, un valore di tutto rispetto se si considera che la media Europea è del 79 percento.

Anche se le tecniche di trapianto di fegato sono presenti in Italia già da metà degli anni ottanta, si è avuto un vero sviluppo solo a partire dal 2002 in seguito alla nascita del Centro nazionale trapianti (Cnt). Nel giro di quindici anni le aspettative di vita dei pazienti operati in Italia sono cresciute notevolmente ponendo il nostro paese ai primi posti nel modo.

Secondo Fagiuoli, direttore dell'unità di Gastroenterologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo, l'Italia è uno dei posti migliori a livello mondiale dove sottoporsi a un trapianto di fegato.

Cosa è la cirrosi epatica ?

La cirrosi epatica è una malattia cronica del fegato ad andamento lento e progressivo. Di regola rappresenta l'esito di numerose malattie del fegato che hanno in comune la capacità di causare la morte delle cellule epatiche e di innescare il processo di fibrosi dell'organo.

I fattori di rischio più importanti sono rappresentati dall'eccessiva esposizione all'alcool, dalle epatiti (principalmente virali) e, per una quota molto minore di casi, da alcuni farmaci.

L'eterogeneità geografica della malattia corrisponde a quella dei suoi fattori di rischio, in particolar modo dell'infezione da virus dell'epatite C. La cirrosi epatica è una importante causa di morte tra i soggetti giovani (25-45anni). Nel 20% dei casi alla cirrosi si sovrappone il cancro del fegato.


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