L'autoscopia o immagine speculare fantasma

L'autoscopia è un disturbo della consapevolezza della propria unità; è la visione della propria immagine corporea proiettata all'esterno. In questa esperienza il paziente è in grado di vedersi e di sapere che ciò che vede è se stesso. Inoltre questa esperienza percettiva molto rara può coinvolgere diverse modalità di sensazione, per esempio la vista e il tatto. Un aspetto fondamentale è la perdita del senso di familiarità per se stessi; il sé viene visto in modo piuttosto oggettivo e spassionato..

Un esempio abbastanza originale di autoscopia proviene da un paziente affetto da schizofrenia; egli descriveveva la propria capacità di vedere e udire una voce proveniente da un'altra testa che era sistemata sulla propria spalla, attaccata al suo corpo e che cercava di prevalere sulla sua testa vera. Diceva di avere due teste ma riteneva che l'altra fosse in realtà quella del ginecologo di sua moglie, essendo convinto che fra i due ci fosse una relazione. La voce proveniente dalla seconda testa era quella del ginecologo e vi erano anche le voci di Gesù e di Abramo che conversavano li attorno, facendo commenti sulle sue due teste. Il paziente cercò di sbarazzarsi dell'altra testa sparando sei colpi attraverso il palato in quella direzione, procurandosi gravi danni al cervello.

L'autoscopia è stata descritta in soggetti normali in condizioni di stanchezza, alterazione dell'umore, abuso di sostanze; compare in sindromi psicorganiche, epilessia, ed è associata in special modo con i disturbi del lobo parietale. Si parla inoltre di autoscopia negativa quando il soggetto non vede la propria immagine riflessa allo specchio.

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