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Farmaco: Lobivon | Bugiardino n. 07676 - Foglietto illustrativo n. 07676 - Farmaco Lobivon: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 28 Compresse 5 mg ]

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Farmaco: Lobivon

Farmaco: Lobivon | Bugiardino n. 07676

Confezione: 28 Compresse 5 mg

Casa farmaceutica: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Lobivon: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: C07AB12

Principio attivo Lobivon: Nebivololo (cloridrato)

Gruppo terapeutico: Betabloccanti selettivi

Scadenza Lobivon: 36 mesi

Temperatura di conservazione: n.d.

Indicazioni terapeutiche / effetti Lobivon (28 Compresse 5 mg )

Trattamento dell’ipertensione essenziale. Trattamento dello scompenso cardiaco cronico stabile di grado lieve e moderato in aggiunta alle terapie standard nei pazienti anziani di età ≥70 anni.

Posologia / dosaggio Lobivon (28 Compresse 5 mg )

Ipertensione: adulti: 1 compressa (5 mg) al giorno, preferibilmente sempre alla stessa ora, anche durante i pasti. L’effetto antipertensivo è evidente dopo 1-2 settimane di trattamento; occasionalmente l’effetto ottimale viene raggiunto solo dopo 4 settimane di trattamento. I betabloccanti possono essere usati da soli o in associazione ad altri farmaci antipertensivi. Ad oggi è stato osservato un effetto antipertensivo aggiuntivo solo associando Lobivon con idroclorotiazide 12,5-25 mg. Pazienti con insufficienza renale: la dose iniziale consigliata è di 2,5 mg al giorno. Se necessario la dose può essere aumentata a 5 mg. Pazienti con insufficienza epatica: i dati sono limitati, pertanto la somministrazione di Lobivon in questi pazienti è controindicata. Anziani: nei pazienti con età >65 anni, la dose raccomandata iniziale è di 2,5 mg al giorno. Se necessario, la dose giornaliera può essere aumentata a 5 mg. Tuttavia i dati riguardanti l’impiego del nebivololo in pazienti di età >75 anni sono limitati. Pertanto la somministrazione di nebivololo deve essere effettuata con cautela ed i pazienti devono essere attentamente monitorati. Bambini e adolescenti: non esistono studi sui bambini e sugli adolescenti, pertanto non è raccomandato l’impiego nei bambini e negli adolescenti. Scompenso cardiaco cronico: il trattamento dello scompenso cardiaco cronico stabile deve iniziare con un graduale aumento del dosaggio fino al raggiungimento della dose di mantenimento ottimale per il singolo paziente. I pazienti devono presentare uno scompenso cardiaco cronico stabile senza riacutizzazioni nelle 6 settimane precedenti. Il medico curante dovrebbe avere esperienza nel trattamento dello scompenso cardiaco cronico. Nei pazienti in trattamento con farmaci cardiovascolari, inclusi diuretici e/o digossina e/o ACE inibitori e/o antagonisti dell’angiotensina II, il dosaggio di questi farmaci deve essere stabilizzato durante 2 settimane precedenti prima di iniziare il trattamento con Lobivon. L’iniziale aumento del dosaggio deve essere effettuato a intervalli di 1-2 settimane in base alla tollerabilità del paziente, come di seguito indicato: 1,25 mg di nebivololo, da aumentare a 2,5 mg 1 volta al giorno, poi a 5 mg 1 volta al giorno e poi a 10 mg 1 volta al giorno. La dose massima raccomandata è di 10 mg di nebivololo 1 volta al giorno. L’inizio della terapia e ogni incremento di dose devono avvenire sotto la supervisione di un medico esperto per un periodo di almeno 2 ore per accertarsi che le condizioni cliniche (con particolare riguardo a pressione arteriosa, frequenza cardiaca, disturbi di conduzione, segni di peggioramento dello scompenso cardiaco) rimangano stabili. La dose massima raccomandata potrebbe non essere raggiunta da tutti i pazienti a causa della comparsa di effetti avversi. Se necessario, il dosaggio raggiunto può essere anche diminuito gradualmente e reintrodotto in modo appropriato. Durante la fase di titolazione, in caso di peggioramento dello scompenso cardiaco o di intolleranza, si raccomanda per prima cosa di ridurre la dose di nebivololo o di sospenderlo immediatamente se necessario (in caso di grave ipotensione, peggioramento dello scompenso cardiaco con edema polmonare acuto, shock cardiogenico, bradicardia sintomatica o blocco AV). Il trattamento dello scompenso cardiaco cronico stabile con nebivololo è generalmente un trattamento a lungo termine. Il trattamento con nebivololo non deve essere interrotto bruscamente in quanto ciò potrebbe portare ad un temporaneo peggioramento dello scompenso cardiaco. Qualora sia necessaria un’interruzione, il dosaggio deve essere gradualmente ridotto, dimezzando la dose settimanalmente. Le compresse possono essere assunte durante i pasti. Pazienti con insufficienza renale: non è necessario alcun aggiustamento posologico nell’insufficienza renale da lieve a moderata, dato che la titolazione fino alla massima dose tollerata viene aggiustata individualmente. Non c’è esperienza su pazienti con grave insufficienza renale (creatinina sierica ≥250 micromoli/l). Pertanto, la somministrazione di nebivololo in questi pazienti non è raccomandata. Pazienti con insufficienza epatica: i dati relativi all’impiego di nebivololo in pazienti con insufficienza epatica sono limitati. Pertanto, la somministrazione di Lobivon in questi pazienti è controindicata. Anziani: non è necessario alcun aggiustamento posologico, dato che la titolazione fino alla massima dose tollerata viene aggiustata individualmente. Bambini e adolescenti: non sono stati condotti studi sui bambini e sugli adolescenti. Pertanto non è raccomandato l’impiego nei bambini e negli adolescenti.


Elenco farmaci: indice medicinali in ordine alfabetico



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