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Farmaco: Gelofusine | Bugiardino n. 05731 - Foglietto illustrativo n. 05731 - Farmaco Gelofusine: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 4% iv 10x500 ml ]

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Farmaco: Gelofusine

Farmaco: Gelofusine | Bugiardino n. 05731

Confezione: 4% iv 10x500 ml

Casa farmaceutica: B. Braun Milano S.p.A.

Classe farmaceutica: C

Ricetta Gelofusine: OSP1 - medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

ATC: B05AA06

Principio attivo Gelofusine: Succinilgelatina

Gruppo terapeutico: Sangue derivati e plasma expander

Scadenza Gelofusine: n.d.

Temperatura di conservazione: Non superiore a +25°

Indicazioni terapeutiche / effetti Gelofusine (4% iv 10x500 ml )

Come sostituto colloidale del plasma per prevenire e trattare lo shock ipovolemico (da sanguinamento o trauma, emorragia perioperatoria, ustioni, sepsi). Circolazione extracorporea.

Posologia / dosaggio Gelofusine (4% iv 10x500 ml )

Gelofusine viene somministrato per via endovenosa. Il dosaggio totale, la durata e la velocità di infusione dipendono dalle condizioni cliniche del paziente e dovranno essere corrette, se necessario, sulla base dei normali parametri circolatori, come la pressione arteriosa. In caso di circolazione extracorporea, il dosaggio dipende dal tipo di sistema circolatorio usato. La velocità di infusione può essere aumentata ponendo una fascia a pressione attorno alla sacca infusionale o usando una pompa per infusione. Si consiglia di evitare la somministrazione rapida di fluidi per infusione da bottiglie di vetro o contenitori di plastica (polietilene), in quanto ciò può causare la formazione di emboli. In generale, e in particolare per le infusioni rapide, si consiglia di portare Gelofusine a una temperatura di 37°C. Normalmente, l’infusione di 500 ml di prodotto deve durare almeno 1 ora. Nei casi gravi e acuti è possibile somministrare 500 ml di prodotto in 5-10 minuti, fino a quando non vi siano più segni di ipovolemia. Quando si somministrano grosse quantità di Gelofusine la circolazione, gli elettroliti e i parametri di coagulazione devono essere monitorati efficacemente, in quanto sono possibili effetti di diluizione (in generale, un ematocrito al 25% è un limite inferiore sicuro nei pazienti in assenza di rischi cardiaci o polmonari). Anche la diluizione dei fattori della coagulazione deve essere tenuta in considerazione. Se si sospetta che la perdita ematica sia superiore al 25% del volume normale è necessario prendere in considerazione la somministrazione di sangue o eritrociti. Grazie al contenuto di calcio praticamente nullo, Gelofusine può essere infuso assieme al sangue. La velocità di infusione e la quantità dipendono dalle condizioni cliniche del paziente. Si raccomanda cautela quando si somministra Gelofusine a bambini, anziani o pazienti con insufficienza renale e/o epatica o disturbi della coagulazione del sangue, dopo correzione della dose. Si raccomanda cautela anche quando si infonde Gelofusine a pazienti con ipersodiemia e segni di disidratazione. La sicurezza e l’efficacia di Gelofusine nei bambini non sono state sufficientemente studiate (impiegare solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e con cautela). Nei bambini il dosaggio dipende dalle esigenze individuali di ristabilire e mantenere lo stato emodinamico e il carico circolatorio.


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