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Farmaco: Eparina Cal Alm
Confezione: 12500ui 10s
Casa farmaceutica: Almus S.r.l. - Sede Operativa
Classe farmaceutica: A
Ricetta Eparina Cal Alm: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica
ATC: B01AB01
Principio attivo Eparina Cal Alm: Eparina calcica (FU)
Gruppo terapeutico: Eparine
Scadenza Eparina Cal Alm: 60 mesi
Temperatura di conservazione: n.d.
Indicazioni terapeutiche / effetti Eparina Cal Alm (12500ui 10s )
Profilassi e terapia della malattia tromboembolica venosa e arteriosa.
Posologia / dosaggio Eparina Cal Alm (12500ui 10s )
Secondo prescrizione medica. Quando si somministra eparina calcia a dose anticoagulante, il dosaggio dovrebbe essere determinato con frequenti test di coagulazione. Se i test di coagulazione sono al di sopra dell’intervallo terapeutico o se si verificano emorragie, la dose dovrebbe essere sospesa (vedere paragrafo Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego nel RCP). Azione antagonista della protamina: la protamina serve per la rapida neutralizzazione dell’attività dell’eparina, in caso di sanguinamento significativo. La quantità richiesta dipende dal tasso ematico di eparina somministrata e dal tempo intercorso dall’iniezione. La somministrazione di protamina deve essere fatta in infusione lenta endovenosa; 50 mg di protamina neutralizzano 5.000 UI di eparina. La dose di protamina che si deve somministrare per neutralizzare un bolo eparinico cala in proporzione al tempo trascorso dalla somministrazione del bolo (subito dopo il bolo il 100% della dose, dopo 1 ora il 50%, dopo 2 ore il 25%). La dose di protamina da somministrare in caso di infusione continua di eparina è quella utile per neutralizzare le UI di eparina infuse nelle ultime 4 ore. In caso di trattamento con eparina calcica sottocute a dose anticoagulante si deve somministrare una dose di protamina per neutralizzare circa il 25% della ultima dose eparinica, ripetendo tale somministrazione ogni 3 ore fino a 4 volte. Modalità dell’iniezione: l’iniezione deve essere praticata nel tessuto sottocutaneo, preferibilmente nei glutei o all’altezza della cresta iliaca sinistra o destra. L’ago deve essere introdotto interamente, perpendicolare e non tangenzialmente, nello spessore della plica cutanea che si forma tra pollice e indice. La plica deve essere mantenuta per tutta la durata dell’iniezione. E’ bene sospendere l’iniezione se l’introduzione dell’ago ha provocato un dolore vivo; ciò significa che si è prodotta la lesione di un vaso. In questo caso, ritirare l’ago e praticare l’inizione dalla parte opposta.