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Farmaco: Depo-medrol | Bugiardino n. 03392 - Foglietto illustrativo n. 03392 - Farmaco Depo-medrol: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 40 mg / ml in. 3 Fiale ]

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Farmaco: Depo-medrol

Farmaco: Depo-medrol | Bugiardino n. 03392

Confezione: 40 mg / ml in. 3 Fiale

Casa farmaceutica: Pfizer Italia S.r.l.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Depo-medrol: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: H02AB04

Principio attivo Depo-medrol: Metilprednisolone acetato (FU)

Gruppo terapeutico: Corticosteroidi

Scadenza Depo-medrol: 60 mesi

Temperatura di conservazione: Non inferiore a 0°

Indicazioni terapeutiche / effetti Depo-medrol (40 mg / ml in. 3 Fiale )

Somministrazione per via intramuscolare: quando non è possibile praticare la terapia orale ed il dosaggio, la forma farmaceutica e la via di somministrazione del farmaco rendono il preparato adatto per il trattamento della condizione patologica, l’impiego intramuscolare di Depo-Medrol sospensione acquosa sterile di metilprednisolone acetato è indicato nei seguenti casi:
disturbi endocrini: insufficienza adrenocorticale primaria e secondaria (l’idrocortisone o il cortisone rimangono i farmaci di prima scelta; gli analoghi sintetici possono essere impiegati, quando applicabile, in associazione con i mineralcorticoidi; l’integrazione con mineralcorticoidi è di particolare importanza nell’infanzia); insufficienza adrenocorticale acuta (l’idrocortisone o il cortisone rimangono i farmaci di prima scelta; l’integrazione con mineralcorticoidi può essere necessaria, particolarmente quando vengono impiegati gli analoghi sintetici); prima di interventi chirurgici e in caso di trauma o malattie gravi, nei pazienti in cui sia nota l’insufficienza surrenale o in cui sia dubbia la riserva adrenocorticale; iperplasia surrenale congenita; ipercalcemia associata a tumore; tiroidite non suppurativa;
affezioni reumatologiche: come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o un’esacerbazione) nei seguenti casi: osteoartrite post-traumatica; sinovite in corso di osteoartrite; artrite reumatoide, compresa l’artrite reumatoide giovanile (casi particolari possono richiedere una terapia di mantenimento a basse dosi); borsite acuta e subacuta; epicondilite; tenosinovite acuta non specifica; artrite gottosa acuta; artrite psoriasica; spondilite anchilosante;
malattie del collagene: durante l’esacerbazione o come terapia di mantenimento in casi particolari di: lupus eritematoso sistemico; dermatomiositi sistemiche (polimiositi); cardite reumatica acuta;
affezioni dermatologiche: pemfigo; eritema multiforme grave (sindrome di Steven-Johnson); dermatite esfoliativa; dermatite bollosa erpetiforme; dermatite seborroica grave; psoriasi grave; micosi fungoide;
stati allergici: per il controllo di condizioni allergiche gravi o invalidanti, non trattabili con terapia convenzionale nei casi di: asma bronchiale; dermatite da contatto; dermatite atopica; malattia da siero; rinite allergica stagionale o perenne; reazioni di ipersensibilità ai farmaci; reazioni urticoriodi da trasfusione; edema laringeo acuto non infetto (l’adrenalina è il farmaco di prima scelta);
affezioni oftalmiche: processi infiammatori e allergici acuti e cronici gravi che interessano l’occhio ed i suoi annessi quali: herpes zoster oftalmico; irite e iridociclite; corioretinite; uveite posteriore diffusa e coroidite; neurite ottica; oftalmia simpatica; infiammazione del segmento anteriore; congiuntivite allergica; ulcere marginali corneali allergiche; cheratite;
affezioni gastrointestinali: per far superare al paziente un periodo critico di malattia nei seguenti casi: colite ulcerosa; enterite segmentaria;
affezioni respiratorie: sarcoidosi sintomatica; berilliosi; tubercolosi polmonare fulminante o diffusa, in associazione a chemioterapia antitubercolare appropriata; sindrome di Loeffler non trattabile in altro modo; polmonite "ab ingestis";
alterazioni ematologiche: anemia emolitica acquisita (autoimmune); piastrinopenia secondaria nell’adulto; eritroblastopenia (anemia della serie rossa); anemia ipoplastica congenita (eritrocitaria);
affezioni neoplastiche: per il trattamento palliativo di: Leucemia e linfomi negli adulti; leucemia acuta dell’infanzia;
stati edematosi: per indurre la diuresi o la remissione della proteinuria da sindrome nefrotica, senza uremia, di tipo idiopatico o da lupus eritematoso;
sistema nervoso: esacerbazioni acute di sclerosi multipla;
altre indicazioni: meningite tubercolare con blocco subaracnoideo o blocco imminente, in associazione con appropriata terapia antitubercolare; trichiniasi con coinvolgimento neurologico o miocardico.
Somministrazione per via intra-sinoviale o nei tessuti molli (compresa la via periarticolare e intraborsale vedi nel foglietto illustrativo al paragrafo "Avvertenze"): Depo-Medrol è indicato come terapia aggiuntiva per la somministrazione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o un’esacerbazione) nei seguenti casi: sinovite da osteoartrite; artrite reumatoide; borsite acuta e subacuta; artrite gottosa acuta; epicondilite; tenosinovite non specifica acuta; osteoartrite post-traumatica.
Somministrazione per via intralesionale: Depo-Medrol è indicato per l’impiego intralesionale nelle seguenti condizioni: cheloidi; lesioni infiammatorie, infiltrate, ipertrofiche localizzate (lichen planus, placche psoriasiche, granuloma anulare e lichen simplex cronico, lupus eritematoso discoide, necrobiosi lipoidea dei diabetici, alopecia areata). Depo-Medrol può essere somministrato anche intralesionalmente nelle cisti tendinee ed aponeurotiche.

Posologia / dosaggio Depo-medrol (40 mg / ml in. 3 Fiale )

durante la terapia deve essere utilizzata la più bassa dose possibile in grado di controllare lo stato patologico e quando la riduzione del dosaggio è attuabile, deve essere effettuata in modo graduale. A causa di possibili incompatibilità fisiche, Depo-Medrol non deve essere diluito o miscelato con altre soluzioni. Prima di somministrare i preparati per uso parenterale deve essere ispezionato visivamente il contenuto per escludere la presenza di particelle o l’alterazione del colore.
Somministrazione per via locale: questa terapia va intesa come sintomatica e non causale.
Artrite reumatoide e osteoartrite: la dose per la somministrazione intra-articolare dipende dalla dimensione dell’articolazione e varia con la gravità della condizione nel singolo paziente. Nei casi cronici, le infiltrazioni possono essere ripetute ad intervalli che vanno da 1 a 5 o più settimane a seconda del grado di miglioramento ottenuto dalla prima somministrazione. Articolazione grandi (ginocchia, caviglia, spalle): 20-80 mg.
Articolazioni medie (gomiti, polsi): 10-40 mg.
Articolazioni piccole (metacarpofalangee, interfalange e sternoclavicolare, acromioclavicolare): 4-10 mg.
Modalità di somministrazione: si raccomanda una revisione dell’anatomia della articolazione da trattare prima di procedere all’infiltrazione intra-articolare. Per ottenere un’attività antiinfiammatoria completa, è importante che l’infiltrazione venga praticata nello spazio sinoviale. Utilizzando la stessa tecnica sterile in uso per la puntura lombare, inserire rapidamente nella cavità sinoviale un ago sterile del 20-24, montato su una siringa asciutta. L’infiltrazione di procaina è facoltativa. L’aspirazione di poche gocce di liquido sinoviale assicura l’ingresso completo dell’ago nello spazio articolare. Il sito di iniezione per ciascuna articolazione è determinato dalla localizzazione della cavità sinoviale più superficiale e maggiormente priva di grossi vasi e nervi. Lasciando l’ago in sede di iniezione, si sostituirà la siringa contenente le gocce di liquido aspirato con un’altra siringa contenente la quantità desiderata di Depo-Medrol. Controllare ulteriormente mediante aspirazione che l’ago sia sempre in loco. Dopo l’infiltrazione, muovere leggermente l’articolazione per favorire la dispersione della sospensione nel liquido sinoviale. Coprire il sito dell’infiltrazione con garza sterile. Siti adatti per l’infiltrazione intra-articolare sono il ginocchio, la caviglia, il polso, il gomito, la spalla, le articolazioni delle falangi e dell’anca. Poichè occasionalmente è possibile incontrare delle difficoltà nel penetrare nell’articolazione dell’anca, devono essere prese precauzioni per evitare i grossi vasi presenti nella zona. Le articolazioni inadatte all’infiltrazione sono quelle anatomicamente inaccessibili, come quelle spinali e sacroiliache prive di spazio sinoviale. I fallimenti del trattamento sono il più frequentemente dovuti alla fallita introduzione del farmaco nello spazio articolare. L’infiltrazione entro il tessuto circostante porta a scarso o nessun beneficio. Se il fallimento si verifica dopo un’iniezione sicuramente praticata entro lo spazio sinoviale, (verificato mediante aspirazione del liquido), è superfluo ripetere l’infiltrazione. La terapia locale non è in grado di modificare il processo morboso di base, quindi, quando è possibile, praticare una terapia globale comprendente la fisioterapia e la revisione ortopedica. Dopo la terapia intra-articolare con corticosteroidi, porre particolare cura nell’evitare un abuso dell’articolazione, favorito dal beneficio sintomatico ottenuto. La trascuratezza di questa circostanza può consentire un aumento del danneggiamento articolare che annulla il beneficio dello steroide. Non devono essere praticate infiltrazioni nelle articolazioni con processi infiammatori in atto. Infiltrazioni ripetute possono indurre, talvolta, un’infiammazione dell’articolazione. In casi particolari si consiglia di controllare il danneggiamento mediante raggi X. Se si utilizza un anestetico locale prima dell’infiltrazione di Depo-Medrol, leggere prima attentamente il foglio illustrativo ed osservare tutte le precauzioni suggerite.
Borsite: sterilizzare la zona circostante il sito da infiltrare e anestetizzare con una soluzione di procaina cloridrato all’1%. Utilizzare la stessa tecnica indicata per l’infiltrazione intra-articolare.
Cisti tendinee, tendiniti, epicondiliti: nel trattamento di queste affezioni iniettare la sospensione nella guaina del tendine piuttosto che nel suo spessore. Sterilizzare idoneamente la cute sovrastante prima dell’infiltrazione. Il tendine può essere palpato facilmente quando viene disteso. Per trattare le epicondiliti è raccomandabile delineare accuratamente la zona di maggior dolorabilità per l’infiltrazione nell’area. Le cisti tendinee vanno infiltrate direttamente. In molti casi è sufficiente una unica infiltrazione per indurre una sensibile diminuzione delle dimensioni delle cisti e la eliminazione dell’effetto. Per ogni infiltrazione devono essere osservate le usuali precauzioni per operare in sterilità. La dose da somministrare nel trattamento di queste forme varia da 4 a 30 mg. Nelle affezioni croniche o ricorrenti possono essere necessarie più infiltrazioni.
Trattamento locale delle affezioni dermatologiche: dopo trattamento antisettico adeguato, infiltrare la lesione con dosi di 20-60 mg. A volte può essere utile praticare una serie di piccole infiltrazioni perilesionali di dosi da 20 a 40 mg. Porre attenzione nell’evitare l’infiltrazione di materiale che possa indurre reazione cui potrebbe seguire una piccola escara. Normalmente vengono praticate da 1 a 4 infiltrazioni ad intervalli variabili secondo il tipo di lesione da trattare e la durata del miglioramento raggiunto con la prima iniezione.
Somministrazione per via sistemica intramuscolare: il dosaggio varia in funzione della condizione morbosa da trattare. Quando è richiesto un effetto prolungato è possibile praticare una sola iniezione alla settimana di Depo-Medrol per via intramuscolare, calcolando il dosaggio mediante moltiplicazione della dose orale giornaliera di metilprednisolone x 7. Il dosaggio deve essere individuato per ogni paziente in funzione della gravità dell’affezione e della risposta al trattamento. Nell’infanzia il dosaggio raccomandato deve essere ridotto, privilegiando però per la scelta del dosaggio la gravità della condizione morbosa rispetto al rapporto età/peso corporeo. La terapia ormonale è un supporto e non una sostituzione della terapia convenzionale. Dopo somministrazione del farmaco per più giorni, il dosaggio deve essere ridotto o interrotto con gradualità. I criteri fondamentali di determinazione del dosaggio sono la gravità, la prognosi, la durata prevista della affezione e la reazione del paziente al trattamento. Se si verificasse un periodo di remissione spontanea nel corso di una malattia cronica, il trattamento deve essere interrotto. In corso di terapia prolungata devono essere controllati i normali parametri ematici ed urinari, la glicemia post-prandiale, la pressione arteriosa e il peso corporeo; inoltre è opportuna una radiografia del torace ad intervalli regolari. Nei pazienti con anamnesi di ulcere o di notevole dispepsia è suggeribile un controllo radiografico dell’apparato gastro-intestinale superiore. In pazienti affetti da sindrome surrenogenitale può essere sufficiente una singola iniezione intramuscolare di 40 mg di Depo-Medrol ogni due settimane. La dose intramuscolare settimanale di mantenimento di Depo-Medrol di pazienti affetti da artrite reumatoide varierà da 40 a 120 mg. La posologia ordinaria per pazienti con affezioni dermatologiche è di 40-120 mg per via intramuscolare ad intervalli di una settimana per un periodo da una a quattro settimane. Nella dermatite acuta grave causata dall’Edera del Canada, la somministrazione per via intramuscolare di una unica dose di 80-120 mg può portare sollievo entro 8-12 ore. Nella dermatite da contatto cronica possono essere necessarie iniezioni ripetute ad intervalli di 5 - 10 giorni. Nella dermatite seborroica, una dose settimanale di 80 mg di Depo-Medrol può essere adatta a controllare la condizione patologica. Dopo la somministrazione intramuscolare di 80-120 mg di Depo-Medrol a pazienti asmatici, si può avere sollievo entro un lasso di tempo da 6 a 48 ore con effetto persistente parecchi giorni e fino a due settimane. Analogamente nei pazienti affetti da rinite allergica la somministrazione intramuscolare di 80-120 mg di Depo-Medrol può indurre sollievo entro 6 ore con effetto persistente per un periodo di parecchi giorni fino a tre settimane. Se l’affezione trattata è accompagnata da sintomi di stress, le dosi di Depo-Medrol devono essere aumentate. Se si desidera un effetto rapido e di intensità massima, si suggerisce la somministrazione del sale solubile (metilprednisolone sodio succinato - Solu-Medrol) per via endovenosa.
Somministrazione rettale nella colite ulcerosa: la somministrazione di Depo-Medrol in dosaggi di 40-120 mg, mediante clistere ritentivo o gocciolamento continuo da 3 a 7 volte la settimana, per due e/o più settimane si è dimostrato un’utile terapia coadiuvante nel trattamento di alcuni casi di colite ulcerosa. Molti pazienti possono essere controllati con 40 mg di Depo-Medrol somministrato in 30-300 ml di acqua secondo l’entità della mucosa del colon infiammata. Devono comunque essere intraprese anche altre misure terapeutiche idonee.


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