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Farmaco: Ceftazidima Ate | Bugiardino n. 02438 - Foglietto illustrativo n. 02438 - Farmaco Ceftazidima Ate: ricetta, principio attivo, prezzo, effetti e dosaggio [Confezione: 1g / 3 ml fl + f ]

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Farmaco: Ceftazidima Ate

Farmaco: Ceftazidima Ate | Bugiardino n. 02438

Confezione: 1g / 3 ml fl + f

Casa farmaceutica: Laboratori Alter s.r.l.

Classe farmaceutica: A

Ricetta Ceftazidima Ate: RR - medicinale soggetto a prescrizione medica

ATC: J01DD02

Principio attivo Ceftazidima Ate: ceftazidima (pentaidrato)

Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici

Scadenza Ceftazidima Ate: 24 mesi

Temperatura di conservazione: Non superiore a +25°

Indicazioni terapeutiche / effetti Ceftazidima Ate (1g / 3 ml fl + f )

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram negativi difficili o da flora mista con presenza di Gram negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di Ceftazidima Alter risulta in grado di ridurre l’incidenza di infezioni post chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente tali.

Posologia / dosaggio Ceftazidima Ate (1g / 3 ml fl + f )

Ceftazidima Alter va somministrato per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Dosaggio: varia in rapporto alla gravità del singolo caso, sensibilità, sito e tipo di infezione, età, funzionalità renale e secondo il giudizio del medico. Via intramuscolare: adulti, 1-3 g die in 2-3 somministrazioni. Nelle terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g die in 1-3 somministrazioni. Bambini, 30-100 mg/kg die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggio abituale è di 50 mg/kg die in 2 somministrazioni. Quando si richiedono dosaggi più elevati, si può ricorrere alla via endovenosa.
Via endovenosa: adulti, 1-6 g die. Bambini, 30-100 mg/kg die. Nei casi di particolare gravità (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia può essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg die (6 g die) in 3 somministrazioni. Anziani: nei pazienti gravi, in considerazione della ridotta clearance della ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto in quelli di età superiore agli 80 anni. Pazienti con compromissione renale: la ceftazidima è escreta immodificata dai reni. Pertanto deve essere ridotta la posologia nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1 g. Per il mantenimento è necessario far riferimento al GFR (vedere la tabella riportata nel foglio illustrativo). Nelle infezioni gravi si potrà aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella nel foglio illustrativo) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance della creatinina andrà adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica: per la prevenzione delle infezioni post operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell’intervento, 1 g im o 1-2 g ev in dose singola (profilassi ultra short term) o in dosi ripetute (profilassi short term). Emodialisi: l’emivita sierica durante l’emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi è opportuno ripetere alla fine di ogni trattamento le dosi indicate in tabella riportata nel foglio illustrativo. Dialisi peritoneale: la ceftazidima può essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La ceftazidima può essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienza renale in terapia intensiva sottoposti a emodialisi o a emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flusso seguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalità renale ridotta. Nei pazienti in emofiltrazione venovenosa ed emodialisi venovenosa seguire le raccomandazioni posologiche riportate nelle tabelle nel foglio illustrativo.


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