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Insulina: somministrazione ed effetti collaterali

L'insulina è un ormone prodotto normalmente dal pancreas ma, in alcuni casi , nelle persone con diabete di tipo 1 e in quelle con diabete di tipo 2 dove non bastano i soli antidiabetici orali, va assunta attraverso un'iniezione. Gli isolotti pancreatici, noti come isole di Langerhans, sono delle strutture endocrine che hanno il compito di secernere anche altri ormoni come ad esempio il glucagone, quest'ultimo, insieme all'insulina, sono fondamentali per controllare i livelli di glicemia nel sangue.

Nei diabetici la somministrazione tramite iniezione di insulina è fondamentale, questa si sostituisce a quella che dovrebbe essere prodotta dall'organismo. Il compito dell'ormone è quello di promuovere il passaggio degli zuccheri dal sangue ai tessuti dove vengono utilizzati come fonte di energia. L'insulina ha inoltre il compito di bloccare il rilascio di zuccheri da parte del fegato.

Metodo di somministrazione

Attualmente esistono due modi per iniettare l'ormone, si può utilizzare una penna da insulina o una siringa. L'esecuzione dell'operazione è molto importante per un buon controllo glicemico, tanto quanto lo sono la dose e il tipo di insulina erogata. Generalmente l'insulina viene somministrata sottocute nelle seguenti aree:

  • Nella zona addominale a una distanza di almeno 2-3 centimetri dall'ombelico ed evitando di spostarsi troppo lateralmente dove il tessuto sottocutaneo tende ad assottigliarsi.

  • Nel braccio (destro o sinistro), tra il gomito e la spalla, sul lato esterno in modo da evitare che l'insulina possa essere iniettata nel muscolo.

  • Nelle cosce, solo nella parte anteriore o laterale.

  • Nei glutei , nel quadrante superiore esterno, stando attenti anche in questo caso a non somministrarla nel muscolo.

Rispetto alle siringhe le penne da insulina risultano essere più pratiche, esse contengono la dose di insulina in un'apposita cartuccia (l'ormone non deve essere quindi aspirato come si fa con la siringa). La dose corretta da somministrare va predisposta mediante una scala graduata o attraverso la pressione di un apposito pulsante presente sulla parte superiore (dipende dal modello della penna).

Oltre alle penne e alle siringhe, sul mercato sono presenti anche dei microinfusori, dei dispositivi medici grandi più o meno come pacchetto di sigarette, costituiti da un motorino elettrico alimentato a batteria che aziona una siringa contenente insulina. Il dispositivo eroga una quantità costante di insulina nell'arco delle 24 ore e da la possibilità di programmare alcune dosi supplementari in corrispondenza dei pasti principali.

Attualmente si stanno inoltre conducendo delle sperimentazioni che nel giro di qualche hanno potrebbero rivoluzionare la somministrazione dell'insulina, essa potrà essere infusa attraverso un cerotto intelligente (smart insulin patch).

Insulina ed effetti collaterali

Dopo la somministrazione della dose di insulina si potrebbero verificare degli effetti avversi quali: arrossamento, gonfiore e sensazione di prurito nella zona dell'iniezione, alterazione della sensibilità cutanea , formazione di piccole depressioni sulla superficie dell'epidermide e sensazione di avere la pelle tesa, costipazione e aumento di peso.

Se si presentano particolari effetti collaterali è il caso di contattare immediatamente un medico, questo va fatto nei seguenti casi: battito cardiaco anomalo, battito cardiaco accelerato, crampi muscolari, capogiri, debolezza, difficoltà respiratorie o di deglutizione, fiato corto, forte e rapido aumento di peso, gonfiore di braccia, mani, piedi, caviglie o polpacci, rash o prurito in tutto il corpo, respiro sibilante, sudorazioni vista appannata.

Quando si assume l'insulina è inoltre importante sapere che il consumo di alcolici può causare una riduzione della glicemia. Bisogna inoltre informare il medico dell'eventuale presenza di allergie, se si soffre (o si ha sofferto in passato) di danni ai nervi causati dal diabete, scompenso cardiaco o problemi cardiaci, surrenali, all'ipofisi, alla tiroide, epatici o renali. Il medico va informato anche di un'eventuale gravidanza o periodo di allattamento al seno. Nel caso si dovesse andare dal dentista, o ci si deve sottoporre a un intervento chirurgico, è importante avvisare gli specialisti che si sta assumendo l'insulina.

Insulina e Glucagone

Il Glucagone, come l'insulina, è prodotto dalla parte endocrina del pancreas. Questo ormone è antagonista dell'insulina e ha un'azione iperglicemizzante. Il Glucagone, che può essere somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa, può essere necessario nei casi di grave crisi ipoglicemica causata da una somministrazione eccessiva di insulina o di altri farmaci ipoglicemizzanti.

Gli effetti collaterali collegabili all'uso del Glucagone sono molto rari. In alcune persone, sopratutto in caso di dosaggi superiori a 1 mg o iniezioni rapide (effettuata in meno di 60 secondi), può dare nausea e vomito. In rari casi sono stati riscontrati dei fenomeni di ipersensibilità e alcune persone hanno avuto un aumentare i battiti cardiaci (tachicardia).

Glucagone in gravidanza e nell'allattamento

Il Glucagone non è in grado di attraversare la barriera placentare, non vi sono quindi effetti dannosi (noti) sul decorso della gravidanza e sulla salute del bambino. Anche per quanto riguarda il periodo dell'allattamento non vi sono problemi in caso di un'infusione di Glucagone, questo perché l'ormone viene disattivato nel tubo digerente e non può essere assorbito nella sua forma integra. Non ci sono quindi particolari controindicazioni all'uso del Glucagone durante gravidanza e allattamento.

Approfondimenti e Pubblicazioni Scientifiche relative all'insulina


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