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Cirrosi epatica: sintomi, esami e diagnosi

[Questa scheda fa parte di una serie di articoli raggiungibili attraverso la pagina principale: Cirrosi epatica]

La cirrosi epatica è generalmente caratterizzata da un andamento lento, il più delle volte nelle prime fasi è asintomatica e viene scoperta inaspettatamente durante esami di routine o addirittura all'accertamento istologico dopo biopsia epatica.

Sintomi cirrosi epatica

Dal punto di vista dei sintomi, nella maggior parte dei casi si può rilevare un senso di stanchezza, a volte anche importante. Altri disturbi accusati dai cirrotici sono: mancanza di appetito, ittero, prurito, rossore a livello delle palme delle mani, ipertrofia delle paratiroidi ecc. I pazienti colpiti da cirrosi scompensata possono invece presentare ascite (la raccolta di liquido nella cavità peritoneale, la zona della pancia si gonfia notevolmente), vomito di sangue per rottura delle varici nell'esofago o nello stomaco, disturbi dell'attenzione fino allo stupore e al coma.

Diagnosi cirrosi

La certezza della cirrosi può essere clinica (ascite, encefalopatia epatica, varici esofagee) oppure istologica. L'ecografia epatica può dare utili suggestioni (aspetto coarse del fegato, aumento di calibro della vena porta, epatosplenomegalia), ma raramente, da sola, ne permette la diagnosi di certezza.

Esami cirrosi epatica

Per essere sicuri di non avere la cirrosi epatica è sufficiente sottoporsi a visita medica e ad esami ematologici che esplorino la funzione epatica, in associazione alla ecografia epatica. A volte può risultare utile anche l'effettuazione di una gastroscopia, che, se rivela la presenza di varici esofagee permette la diagnosi di cirrosi epatica. Per l'epatite autoimmune la diagnosi può risultare più difficile. Comunque, in prima battuta si possono verificare gli autoanticorpi circolanti (ANA, AMA, SMA, LKM).

Nel caso di soggetti diabetici, l'esame meno invasivo e rischioso per determinare se si tratta realmente di cirrosi epatica e la Gastroscopia. Come già spiegato precedentemente, la presenza di varici esofagee già di per sé indica cirrosi epatica. Un altro esame non invasivo per confermare od escludere la cirrosi epatica è il Fibroscan, una sorta di ecografia che misura la resistenza del fegato alla trasmissione di onde sonore. Attualmente però il Fibroscan non è considerato da tutti un esame attendibile in quanto è ancora in una fase iniziale di sperimentazione.

In Italia sono presenti numerosi centri di alto livello specializzati nella diagnosi e la cura della cirrosi epatica, fra i più conosciuti c'è il centro di Gastroenterologia dell'Ospedale "Le Molinette" di Torino, diretta dal Prof Mario Rizzetto e l'Epatologia dell'Ospedale "Cardarelli" di Napoli, diretta dal Prof Antonio Ascione.

Ulteriori informazioni sulla patologia potete trovarle nelle seguenti schede:


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