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La dieta vegetariana protegge da alcuni tumori - Le persone che seguono una dieta vegetariana, rispetto a chi mangia spesso carne, hanno una protezione maggiore verso alcune forme di tumori

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La dieta vegetariana protegge da alcuni tumori

La dieta vegetariana protegge da alcuni tumori

Le persone che seguono una dieta vegetariana, rispetto a chi mangia spesso carne, hanno una protezione maggiore verso alcune forme di tumori. Anche se non è la prima volta che si esaminano gli effetti della dieta vegetariana sui tumori, i risultati ottenuti sono particolarmente interessanti perché frutto di uno studio durato ben 12 anni e condotto su circa 61 mila inglesi. La ricerca è stata seguita dalla dottoressa Naomi Allen, epidemiologa presso la Oxford University, in collaborazione con altri ricercatori Inglesi e della Nuova Zelanda. I risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Cancer (Br J Cancer, Giugno 2009).

In base ai dati raccolti, i vegetariani presentano una probabilità inferiore, intorno al 12 per cento, di ammalarsi di qualsiasi forma di cancro. La differenza risulta ancora più marcata se si prendono in considerazione solo i tumori del sangue (leucemia, mieloma, linfoma, ecc.), in questo caso l'incidenza delle neoplasie diminuisce del 45 per cento.

Studi precedenti avevano già dimostrato che un elevato consumo di carni rosse era connesso ad un maggior rischio di sviluppare alcuni tumori, come per esempio quello allo stomaco. Anche se non si conoscono ancora i motivi per i quali il cancro del sangue ha un'incidenza più bassa nei vegetariani, i ricercatori evidenziano che i dati rafforzano in ogni modo i risultati raccolti in precedenza. La dottoressa Naomi Allen invita comunque alla cautela, non bisogna scordarsi che questo è il primo ampio studio di questo tipo, prima di avere la piena certezza bisognerà condurre ulteriori ricerche per comprenderne i processi.

Vediamo qualche dato su questo nuovo studio. Il campione, composto da uomini e donne, era di ben 61.566 inglesi, del totale, 32.403 mangiavano prevalentemente carne, 8.562 non mangiavano carne ma integravano nella propria dieta il pesce, infine, 20.601 seguivano una dieta vegetariana (persone che non mangiano ne carne ne pesce). Nel corso del follow-up è stato diagnosticato un tumore a 3.350 pazienti, 2.204 tra i mangiatori di carne, 317 tra i mangiatori di pesce e 829 tra i vegetariani.

I ricercatori hanno poi confrontato i dati con le medie nazionali, le statistiche parlano di un'incidenza del cancro del 33 per cento. Una persona su tre contrae quindi qualche forma di neoplasia nel corso della propria vita. Nella popolazione che non ha mai mangiato carne l'incidenza scende al 29 per cento. In base ai dati raccolti, la dieta vegetariana sembrerebbe avere un maggior effetto protettivo nei confronti dei tumori del sangue e dei linfonodi. Per esempio, nel caso del mieloma multiplo i vegetariani hanno il 75 per cento di probabilità in meno di sviluppare la malattia rispetto a chi mangia carne frequentemente. De benefici, che si traducono in una riduzione di un terzo, si sono registrati anche nei confronti del tumore allo stomaco, benefici riscontrati non soltanto tra i vegetariani ma anche tra le persone che mangiavano soltanto pesce. Lo studio mete però in evidenza ancora una volta un tumore che viene invece favorito, anche se in maniera non significativa, dalla dieta vegetariana, il tumore dell'intestino.

Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di scoprire quali fattori di una dieta a base di verdura, frutta e pesce proteggono dal cancro. Dovranno poi stabilire quanto influisce positivamente una dieta vegetariana e quanto negativamente una a base di carne.


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