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Nausea gravidanza: effetti protettivi sul bambino

Nausea gravidanza

La nausea in gravidanza, che spesso porta anche a vomiti, è uno dei stintomi più fastidiosi delle prime fasi della gestazione, questi disturbi potrebbero però avere un risvolto positivo. Un'indagine, condotta da un gruppo di ricercatori dell'Università di Toronto che lavorano presso l'Hospital for Sick Children, ha rilevato che questi fastidiosi sintomi dei primi mesi di gravidanza sono correlati con uno sviluppo più sano del nascituro: minor rischio di malformazioni, migliore crescita e un rischio più basso di aborto spontaneo. La ricerca è stata pubblicata su Reproductive Toxicology (The protective effects of nausea and vomiting of pregnancy against adverse fetal outcome - A systematic review - DOI: 10.1016 / j.reprotox 2014.05.012 - Luglio 2014).

Gideon Koren, primo autore dello studio, spiega che analizzando i dati di 10 studi effettuati in 5 differenti paesi, che complessivamente hanno analizzato un campione di circa 850mila gestanti, si è scoperta per la prima volta una correlazione tra uno sviluppo più sano del feto e la nausea e il vomito in gravidanza.

Non tutte le gestanti hanno nausea in gravidanza e di conseguenza neanche conati di vomito, questi disturbi sono però abbastanza frequenti e interessano circa l'85 per cento delle donne. Stando ai dati raccolti dai ricercatori sembra però che le donne che non hanno nausee e vomito presentano un rischio di aborto 3 volte più elevato. Si è inoltre scoperto che nausea e vomito riducono il rischio di un basso peso alla nascita e di parti pre-termine (6,4 per cento contro il 9,5 per cento delle donne senza disturbi). C'è inoltre una notevole riduzione (meno 30 per cento) del rischio di difetti congeniti alla nascita.

Nel dettaglio, i ricercatori hanno osservato che le donne di oltre 35 anni di età, le più esposte all'aborto, traevano maggior giovamento se presentavano stati di nausea e conati di vomito al mattino. L'assunzione di farmaci contro la nausea non sembrava inoltre pregiudicare l'effetto protettore dei disturbi sul nascituro.


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