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Analisi prenatali, in gravidanza troppi esami inutili

Analisi prenatali: in gravidanza troppi esami inutili

Gli esami che si effettuano nel periodo della gravidanza sono particolarmente importanti, in alcuni casi essi permettono di intervenire immediatamente e curare con maggiore efficacia il piccolo ancor prima che esca dal ventre materno. Secondo un'indagine di Altroconsumo condotta su quasi 1700 mamme, spesso però capita che la gravidanza sia eccessivamente medicalizzata con una sovra prescrizione di esami, ecografie e integratori. Attenzioni che vanno ben oltre le effettive necessità che in caso di maternità fisiologica sarebbero da evitare limitando il numero degli esami.

Osservando i dati dell'indagine si nota come a circa la metà delle donne intervistate sono state prescritte analisi del sangue oltre a quelle rimborsate dal Servizio sanitario nazionale. Nel 60 per cento dei casi sono stati prescritti integratori di vitamine e minerali che in molti casi sono inutili e un numero eccessivo di esami di screening per rischi bassi come ad esempio l'amniocentesi in giovane età. Anche il numero delle ecografie, con una media di 6 per gestante, supera di ben 3 volte le indicazioni previste dalle Linee guida nazionali, in alcuni casi, circa il 20 per cento, ne sono state eseguite addirittura 9.

Quasi il 70 per cento delle donne si è fatta seguire da un ginecologo privato, una scelta che ha fatto spendere mediamente 600 euro e che indica una possibile sfiducia e insufficiente informazione sul funzionamento delle strutture pubbliche. I consultori, anche se ampiamente diffusi sul territorio, sono stati utilizzati solo nell'8 per cento dei casi. E' inoltre emerso che il 98 per cento delle gravidanze sono state seguite da un ginecologo e solo l'11 per cento sono state seguite anche da un'ostetrica.

Il test sulla toxoplasmosi, prescritto al 98 per cento delle intervistate, è risultato essere l'esame più eseguito. La toxoplasmosi è un'infezione molto pericolosa per lo sviluppo del feto, è per questo motivo che il toxo-test rientra nelle analisi di routine prescritte dai ginecologi nei primi mesi di gestazione, possibilmente entro l'ottava settimana. Il test sulla sifilide, prescritto al 33 per cento delle donne, è risultato invece l'esame meno eseguito.

L'inchiesta condotta da Altroconsumo ha lo scopo di evidenziare i punti dove si potrebbero ridurre le spese superflue nel campo sanitario spiegando che occorre un richiamo alla deontologia dei ginecologi e un'opera di informazione più puntuale rivolta alle donne. L'indagine condotta sul settore ginecologico fa parte di una campagna più ampia "Altroconsumo per la salute", un'attività di sensibilizzazione e informazione indipendente che l'associazione porterà avanti per tutto il 2007 sul tema della tutela della salute dei cittadini e della qualità offerta dal servizio sanitario, per chi volesse avere maggiori informazioni può trovare il dossier completo sul sito www.altroconsumo.it .


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