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Obesità nei giovani e problemi di diabete e ipertensione

Obesità nei giovani: diabete e ipertensione

Sempre più giovani vengono colpiti da ipertensione e diabete, malattie che un tempo si presentavano più avanti con gli anni e ora, complice l'obesità, colpiscono anche nel periodo dell'adolescenza. Il punto della situazione su questa tendenza preoccupante del nostro paese, e in generale di tutti i paesi occidentali, è stato fatto durante una conferenza stampa dal titolo "Italia: da Paese di obesi a Paese di diabetici ?", tenutasi a Milano il 23 Marzo.

Antonio Pontiroli, presidente della Società italiana di diabetologia (Sid) e direttore della divisione medicina dell'ospedale S. Paolo di Milano, lancia un preoccupante allarme, fra i giovani c'è una forte crescita del diabete di tipo II. In Italia attualmente ci sono oltre tre milioni di diabetici, a questi se ne deve sommare circa un altro milione che, non presentando ancora sintomi evidenti, non è consapevole di esserne affetto. Oltre a questi pazienti, tutti affetti da diabete di tipo II, ce ne sono altri centoventimila colpiti dalla forma infantile di tipo I.

L'esperto ha spiegato che se non si fa qualcosa per invertire questa tendenza, nel giro di vent'anni il numero di diabetici potrebbe aumentare del 50 per cento. La malattia viene diagnosticata mediamente dopo 8 anni, questo perché inizialmente gli effetti non sono molto evidenti e quindi i pazienti non vengono allertati. Per rilevare il diabete basterebbe una semplice analisi del sangue, purtroppo i pazienti che pensano a controlli e prevenzione sono ancora troppo pochi.

La principale causa di questa "epidemia" di diabete (di tipo 2) sono i chili di troppo, la malattia è infatti strettamente legata all'obesità. Secondo gli ultimi dati, la malattia colpisce il sei per cento dei ragazzi europei nella fascia di età 6 - 17 anni. Come se non bastasse, sempre più spesso si riscontrano giovani diabetici con complicanze cardiovascolari già a 30 anni.

Michele Carruba, presidente della Società italiana obesità (Sio), spiega che le principali cause di questa situazione sono fondamentalmente due, un aumento di grassi e zuccheri nell'alimentazione e una riduzione dell'attività fisica. Secondo i dati presentati durante il convegno, la percentuale di obesi fra gli adulti si aggira intorno al 9,1, il tasso di obesità fra i bambini e gli adolescenti è addirittura più alto è raggiunge il 13 per cento. Per quanto riguarda le situazioni di sovrappeso invece sono interessati circa un adulto su tre, fra i più giovani invece ne sono affetti il 26,9 per cento dei maschi e il 21,2 per cento delle femmine tra i 6 e i 17 anni, con un picco nella fascia d'età tra i sei e i nove anni.

Carruba ha spiegato che molto probabilmente, se non si cambia questa tendenza, un bambino su due che oggi presentano una situazione di sovrappeso o obesità lo sarà anche da adulto con conseguenti ripercussioni sulle aspettative di vita. I giovani che presentano un'obesità particolarmente marcata anche nel periodo adulto sono destinati a vivere in media 10 anni di meno dei loro coetanei non obesi.

La situazione delineata dai dati presentati è molto preoccupante, gli esperti evidenziano comunque che attraverso la prevenzione si può fare molto affinché questo fenomeno inizi una regressione. Essendo l'obesità la principale causa di diabete di tipo 2 e ipertensione, si può intervenire sullo stile di vita attraverso l'alimentazione e l'attività fisica. Pontiroli evidenzia inoltre come una perdita di peso di 10 Kg (in una persona obesa) permetta di ottenere un miglioramento inimmaginabile con i farmaci che peraltro sono da riservare ad un'età adulta.


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