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Un nuovo pacemaker più sicuro

Un nuovo pacemaker più sicuro

Ogni anno circa 900 mila persone nel mondo di cui 50 mila solo in italiani, necessitano di un pacemaker artificiale per poter continuare a vivere una vita "normale", uno strumento considerato un vero e proprio salva vita. Il nuovo pacemaker intelligente realizzato da un'industria americana, la stessa che realizzo il primo prototipo del modello già presente da anni, è stato miniaturizzato ulteriormente, questa caratteristica se pur molto utile non è però la vera peculiarità.

Questo innovativo pacemaker, battezzato "Adapta", è un apparecchio molto sofisticato in quanto è in grado di stimolare la contrazione degli atri o dei ventricoli a seconda della situazione, un funzionamento che lo rende molto più sicuro per il paziente rispetto ai modelli precedenti.

Il nuovo modello, disponibile anche in Italia, è in grado di ridurre la stimolazione ventricolare destra al minimo per diminuire il rischio d'insorgenza di una fibrillazione atriale o di scompenso cardiaco, una situazione che in alcuni casi si verifica proprio in seguito a una ripetuta stimolazione del ventricolo. Il pacemaker intelligente riesce in questo intento in quanto stimola il ventricolo destro solo se necessario.

L'impianto di un apparecchio artificiale è necessario quando il pacemaker cardiaco naturale non invia stimoli ad una frequenza sufficiente, una situazione che determina una riduzione del numero delle contrazione cardiache.

Adapta dispone di un sofisticato algoritmo che consente di ridurre fino al 99% la stimolazione ventricolare destra non necessaria, un funzionamento che permette di salvaguardare la funzione globale del cuore. A distanza di quasi cinquant'anni, quando nel 1957 Medtronic produsse il primo pacemaker esterno, mette ora in commercio questo innovativo apparecchio che potrà migliorare notevolmente non solo la salute del paziente ma anche la terapia medica e il processo di monitoraggio del cuore.

Cosa è il pacemaker ?

Con la parola pacemaker, che tradotto letteralmente dall'inglese vuol dire segna passi, ci si riferisce a un piccolo apparecchio elettronico che viene impiantato sotto pelle nel corpo del paziente mediante un'incisione di pochi centimetri.

Il pacemaker viene collegato al cuore mediante uno o due conduttori elettrici particolari (cateteri), introdotti in una vena. L'apparecchio interviene in aiuto del cuore quando questo batte troppo lentamente; tuttavia non impedisce al cuore di funzionare autonomamente quando batte in modo regolare.

Esistono diversi modelli di pacemaker, il medico sceglierà quello più idoneo in base al problema clinico di ciascun paziente. E' disponibile un dispositivi con un solo elettrodo chiamati "monocamerale" e uno con due elettrodi, "bicamerale". Fra i vari modelli cambia anche il tipo di stimolazione, per esempio può essere biatriale o biventricolare, questi si rendono necessari in pazienti con particolari disturbi aritmici o di compenso cardiaco.


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