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Consumo di alcol e prevenzione tumori - Se vuoi sapere quanto alcol al giorno si può bere senza avere problemi per la salute, la risposta non è semplice, secondo la scienza anche un consumo...

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Consumo di alcol e prevenzione tumori

Prevenzione tumori e alcolici

Se vuoi sapere quanto alcol al giorno si può bere senza avere problemi per la salute, la risposta non è semplice, secondo la scienza anche un consumo moderato di bevande alcoliche può incrementare il rischio di sviluppare diversi tumori. È risaputo che l'assunzione eccessiva di alcolici porta alla cirrosi epatica, una malattia che incrementa notevolmente la probabilità di sviluppare un epatocarcinoma (tumore al fegato), gli oncologi dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO) mettono però in guardia anche i bevitori "moderati". Le motivazioni si possono trovare in un documento pubblicato sul Journal of Clinical Oncology (Alcohol and Cancer: A Statement of the American Society of Clinical Oncology - Doi: 10.1200/JCO.2017.76.1155).

Ci sono alcune situazioni, per esempio l'alcol in gravidanza, dove non ci sono dubbi sugli effetti avversi di questa categoria di bevande, in altri casi le informazioni che si possono leggere potrebbero generare un po' di confusione. Alcuni studi hanno evidenziato come un consumo moderato di vino potrebbe portare qualche beneficio, anche noi ne abbiamo parlato i diversi articoli quali ad esempio:

Se da un lato queste bevande, ed in particolare il vino, possono offrire dei benefici (riconducibili per lo più a polifenoli come il resveratrolo), dall'altro non bisogna dimenticarsi che contengono una quantità variabile di alcol che non fa di certo bene alla salute. Sul piatto della bilancia bisogna quindi considerare non solo i possibili effetti positivi ma anche quelli negativi, questi ultimi dovrebbero essere presi in considerazione sopratutto da chi presenta una storia familiare che potrebbe collocarlo in una condizione di maggior rischio per i tumori. L'assunzione eccessiva di alcol sembrerebbe inoltre ridurre l'efficacia dei trattamenti anti-tumorali.

Stando ai dati epidemiologici, una percentuale variabile tra il 5 e il 6 per cento delle diagnosi di un nuovo tumore, e delle morti collegate al cancro, è attribuibile direttamente all'alcol. Esaminando le informazioni di una delle più grandi indagini sull'argomento nota come EPIC, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal (Alcohol attributable burden of incidence of cancer in eight European countries based on results from prospective cohort study - DOi: 10.1136/bmj.d1584), circa il 10 per cento di tutti i tumori che colpiscono gli uomini, e il 3 per cento di quelli che colpiscono le donne, sono attribuibili al consumo di alcolici. Purtroppo, ancora oggi, molti sottovalutano il pericolo non reputando l'assunzione di alcol un fattore di rischio oncologico. Il dato preoccupante è emerso in un sondaggio, Asco's National Cancer Opinion Survey, che ha coinvolto un campione di 4.016 cittadini americani maggiorenni. Del totale, solo il 38 per cento ha riferito di limitare il proprio consumo di alcol per tutelarsi dal rischio di sviluppare un tumore.

Anche in Italia numerose persone non associano il vino, birra e liquori all'aumento del rischio di sviluppare il cancro anche se i dati dimostrano che la limitazione del consumo di alcol è un mezzo per prevenire tale patologia. Secondo gli esperti bisognerebbe incrementare tale consapevolezza così da poter salvare ogni anno numerose vite.

Anche se il legame tra l'incremento nel consumo di alcol e il cancro è stato solidamente stabilito, questo argomento non sembra ricevere la stessa attenzione che è stata data al fumo. Secondo gli esperti basterebbe applicare alcune leggi già esistenti, come ad esempio il divieto della vendita di alcolici ai minorenni e, come è avvenuto per le sigarette in passato, bisognerebbe limitare l'esposizione dei giovani alla pubblicità delle bevande alcoliche.

Alcol e tumori

Alcol e tumori

Le bevande alcoliche sono presenti da sempre, o quasi, nella dieta dell'uomo. Un buon bicchiere di vino viene spesso contemplato anche all'interno di una dieta mediterranea. Se in passato questa categoria di bevande era prevalentemente utilizzata per accompagnare i pasti e i festeggiamenti, oggi non di rado si fa uso di alcolici anche al di fuori di questi contesti.

Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le bevande alcoliche possono favorire lo sviluppo dei tumori ma, come abbiamo già accennato, non sono poche le persone che ignorano o sottovalutano questo rischio. Anche se non se ne raccomanda l'assunzione, chi decide di berle dovrebbe almeno attenersi alle raccomandazioni ufficiali del WCRF/IARC (Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro e International Agency for Research on Cancer). Successivamente daremo alcune indicazione su quanto alcol si può bere al giorno.

Ha fatto tanto scalpore la notizia che troppa carne rossa è cancerogena, ma l'alcol è stato inserito dallo IARC tra le sostanze cancerogene già nel 1988 (Evaluation of the carcinogenic risks to human - Alcohol Drinking). Questa sostanza si trova nel gruppo 1, si tratta quindi di un cancerogeno accertato per l'uomo perché ci sono sufficienti evidenze di cancerogenicità rilevate nel corso di studi epidemiologici adeguati. Da allora, numerose altre ricerche hanno fatto luce sui processi chimico fisici che collegano l'alcol a varie forme tumorali. Daremo maggiori informazioni sui tumori collegati all'alcol successivamente.

Relazione alcol e tumori

Anche se attualmente non sono noti tutti i processi mediante i quali l'alcol contribuisce alla formazione del tumore, sono stati individuati alcuni meccanismi dietro al fenomeno. Si è ad esempio scoperto che questa sostanza irrita le mucose interferendo sul processo di autoriparazione delle cellule, una condizione che può favorire la formazione di tumori nella gola e nella bocca. Per quanto riguarda l'epatocarcinoma, l'alcol può causare infiammazione e alterazioni alle cellule del fegato che possono, con il tempo, diventare cellule tumorali.

In altre ricerche si è invece scoperto che l'alcol contribuisce a stimolare la produzione di estrogeni circolanti nel sangue, degli ormoni che svolgono un ruolo importante nella crescita e nello sviluppo del tessuto del seno. Quando questi ormoni sono in eccesso, aumenta il rischio di tumore al seno. A livello del colon sono stati invece individuati due meccanismi d'azione dell'alcol: la conversione in acetaldeide, un'altra sostanza riconosciuta come cancerogena, e l'inibizione dell'assorbimento dei folati, delle vitamine appartenenti al gruppo B (es. acido folico) che sembrerebbero avere un effetto protettivo nei confronti della formazione del cancro al colon e alla mammella e anche delle loro recidive.

Alcol e fumo: una relazione che incrementa il rischio tumori

Alcol e fumo presi singolarmente sono di per se due fattori collegati al rischio di cancro, quando però gli effetti dell'alcol si associano a quelli del fumo il rischio di sviluppare un tumore aumenta notevolmente. Il dato è emerso nel corso di diversi studi tra i quali ad esempio quello condotto da Jennie Connor dell'Università di Otago in Nuova Zelanda (Alcohol consumption as a cause of cancer - Doi: 10.1111/add.13477).

In concomitanza di alcolismo e tabagismo il rischio legato al cancro non si somma ma si moltiplica, è quindi molto più alto di quanto si possa pensare. Se prendiamo ad esempio i dati di uno studio condotto dall'Istituto Mario Negri di Milano, pubblicato sulla rivista Alcohol and Alcoholism nel 2013, si scopre che le persone che bevono alcolici ma non fumano, rispetto alla popolazione generale, hanno un rischio maggiore del 32 per cento di sviluppare un tumore della bocca e della gola. Quando però all'alcol e associato anche il vizio del fumo il rischio è quasi decuplicato.

Tumori collegati alle bevande alcoliche

Cancro e bevande alcoliche

Lo studio condotto da Jennie Connor, di cui abbiamo parlato in precedenza in questo articolo e nel 2016 (Effetti alcol sulla salute e tumori), quando è stato pubblicato su Addiction, ha correlato il consumo di alcol all'insorgenza di sette tipi di tumore. Anche in quel caso si evidenzia che il rischio non è collegato solo ad un consumo molto elevato ma anche a quantitativi moderati.

Tumori collegati al consumo di alcol:

Gli esperti tengono ad evidenziare che non si tratta di una semplice associazione tra due variabili, c'è infatti un vero e proprio rapporto di causa effetto. Questa correlazione è supportata anche da prove che dimostrano una relazione dose-risposta, in pratica maggiore è l'apporto di alcol maggiori sono le probabilità di sviluppare un tumore. Sebbene ci sia una parziale riduzione del rischio quando si riduce il consumo di bevande alcoliche, e i forti consumatori corrano rischi maggiori (un rischio che, per il tumore al seno, sale anche del 40-50 per cento in chi beve 3 bicchieri o più al giorno), una quota significativa di casi di tumori sono stati riscontrati anche in persone con un apporto di alcol da basso a moderato. Questo vuol dire che anche un consumo moderato è da ritenere potenzialmente pericoloso per la salute.

Osservando i risultati dell'European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC), indagine di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo, si stima che l'alcol sia responsabile di una percentuale compresa tra il 25 e il 44 per cento dei tumori alla bocca, alla faringe, alla laringe e alle cavità nasali, del 18-33 per cento dei tumori al fegato, del 4-17 per cento dei tumori al colon e del 5 per cento dei tumori al seno.

Quanto alcol si può bere al giorno

Alcune persone vogliono sapere quanto alcol si può bere per guidare, altre quale è la quantità alcolica giornaliera sotto la quale non ci sono problemi per la salute. Per quanto riguarda la seconda domanda, chi ha letto questo articolo, dall'inizio alla fine, saprà che anche una quantità moderata può essere potenzialmente pericolosa. Per quanto riguarda invece la prima domanda bisogna sapere che il quantitativo di alcol da non superare per non influenzare il proprio stato di vigilanza, necessario per guidare in modo sicuro, cambia in funzione di alcuni fattori soggettivi:

  • altezza
  • assunzione di alcuni tipi di farmaci
  • condizioni di fatica
  • condizioni di riposo
  • età
  • peso
  • sesso
  • stato di salute

Una quantità eccessiva di alcol nel sangue allunga i tempi di reazione, interferisce sulla coordinazione motoria e riduce l'acutezza visiva. Questi effetti sono tanto più marcati quanto è maggiore l'alcolemia (il parametro che indica i livelli di alcol nel sangue).

Per la legge italiana se si guida sotto i 21 anni, o si ha la patente da meno di 3 anni, il limite alcolemico è di 0 grammi per litro di sangue (g/l). In tutti gli altri casi (a parte per chi eserciti professionalmente l'attività di trasporto di persone o cose, per i quali il limite è di 0 g/l) si può guidare la macchina senza problemi fino ad un limite di 0,5 grammi per litro di sangue (g/l).

Spesso si sente parlare di Unità Alcoliche (U.A.),alcuni potrebbero però non sapere di cosa si tratta. Le bevande alcoliche sono costituite per lo più da acqua, per una certa percentuale da alcol etilico (o etanolo) e per una restante parte, a seconda della tipologia, da altre sostanze presenti naturalmente o aggiunte. A parte l'acqua, quello che caratterizza questo tipo di bevande è l'etanolo. In quantità variabili, a seconda di varie caratteristiche, il corpo umano è in grado, a patto che non si superino determinati limiti, di sopportare l'etanolo senza evidenti danni.

Limiti giornalieri (secondo le raccomandazioni ufficiali del WCRF/IARC):

  • Uomini: 2-3 unità alcoliche
  • Donne: 1-2 unità alcoliche
  • Anziani: una unità alcolica

Una Unità Alcolica corrisponde a circa 12 grammi di etanolo, per capire a quanto può corrispondere possiamo fare alcuni esempi: un bicchiere da 125 ml di vino da tavola con una gradazione di 11° (1 U.A.), una lattina di birra da 330 ml con una gradazione di 4,5° (1 U.A.), un bicchiere di birra doppio malto da 200 ml con una gradazione di 8° (1 U.A.), un bicchierino da 40 ml di un super alcolico con una gradazione di 40° (1,1 U.A.), ecc..

I limiti di legge per la guida possono essere raggiunti con 24 grammi di alcol (2 U.A.) nel caso delle donne mentre negli uomini si raggiungono con 36 grammi di alcol (3 U.A.). Per quanto riguarda gli anziani, superati i 65 anni l'organismo diventa più sensibile all'effetto dell'alcol e fatica di più a metabolizzarlo, per questo motivo il limite è fissato in una sola Unità Alcolica.


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