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Vaccino morbillo ed encefalite cronica - Che legame c'è tra il vaccino per il morbillo e l'encefalite cronica? Una particolare forma di encefalite, nota come panencefalite sclerosante subacuta...

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Vaccino morbillo ed encefalite cronica

Morbillo esantema e vaccino

Che legame c'è tra il vaccino per il morbillo e l'encefalite cronica? Una particolare forma di encefalite, nota come Panencefalite sclerosante subacuta (PESS), si può sviluppare pochi anni dopo l'infezione da morbillo, il vaccino MPR (che permette di immunizzare contro morbillo, parotite e rosolia) può però prevenire questa grave complicanza che porta alla morte. In base a precedenti indagini si riteneva che la PESS avesse un'incidenza, nella fascia d'età sotto ai 5 anni, di un bimbo su 1.700 contagiati da morbillo, i risultati di una nuova indagine, condotta da un gruppo di ricercatori dell'Università della California (UCLA), aggiorna però la letteratura scientifica. I dati sono stati presentati in occasione del IDWeek 2016 (Subacute Sclerosing Panencephalitis: the Devastating Measles Complication is More Common than We Think).

Come riportato anche sul giornale dell'American Academy of Pediatrics (Study: Fatal measles complication not as rare as previously thought), il rischio di Panencefalite sclerosante subacuta, nota anche con la sigla SSPE dall'inglese subacute sclerosing panencephalitis, è molto più frequente di quanto si potesse pensare e, nel caso di contagio di bambini di età inferiore ai 12 mesi, l'incidenza può essere addirittura di 1 su 600. Il dato è stato aggiornato in seguito ai risultati di un'indagine condotta su un'importante epidemia di morbillo avvenuta in California negli anni '90.

James Donald Cherry, co-autore dello studio e ricercatore in malattie infettive in età pediatrica presso l'Università della California, spiega che fino ad ora, sulla base dei risultati di un precedente studio tedesco, si ipotizzava che nella fascia pediatrica al di sotto dei 5 anni solo 1 bambino su 1700 contagiati da morbillo potesse contrarre la PESS, in base ai nuovi dati l'incidenza è invece di 1 su 1.387 contagiati sotto cinque anni e sale addirittura a 1 su 600 se il bambino che contrare l'infezione virale ha meno di 12 mesi.

Alla luce di queste nuove informazioni il vaccino per il morbillo acquista ancora più importanza essendo questo l'unico modo di prevenire l'encefalite cronica. La vaccinazione è molto importante per creare l'immunità di gregge (un'immunità che si ottiene quando circa il 95 per cento della popolazione è vaccinata contro una determinata malattia) al fine di proteggere le persone a maggior rischio di complicanze, quelle più vulnerabili che non possono essere vaccinate e quelle che non sono state ancora vaccinate perché troppo piccole (la prima dose del vaccino MPR viene somministrata tra il 12° e il 15° mese).

In occasione della presentazione dei dati, i pediatri americani hanno anche messo in guardia i genitori statunitensi su come viaggiare in modo sicuro se i propri bambini non sono stati ancora vaccinati contro il morbillo. Nei casi in cui ai piccoli non sono state ancora somministrate le prime due dosi, gli esperti sconsigliano di recarsi in viaggio in Europa o nelle Filippine, in queste aree, tra cui è compresa anche l'Italia, le coperture vaccinali sono sotto i livelli di guardia e purtroppo negli ultimi anni la situazione sta lentamente peggiorando in quanto sempre più genitori tendono a non vaccinare i propri figli.

Encefalite cronica: Panencefalite sclerosante subacuta

Nel corso di questo articolo abbiamo parlato di un effetto collaterale del virus del morbillo noto come Panencefalite sclerosante subacuta (PESS), vediamo di capire di cosa si tratta. La PESS, conosciuta anche con l'acronimo SSPE dall'inglese subacute sclerosing panencephalitis, è un'encefalite cronica progressiva, caratterizzata dalla demielinizzazione della corteccia cerebrale, che si manifesta pochi anni dopo l'infezione da morbillo. Purtroppo, sebbene i pazienti sembrano essersi ristabiliti completamente dal morbillo, dopo alcuni anni potrebbero essere colpiti da questa forma di encefalite.

La PESS non da segno di se subito, essa si manifesta dai 2 e fino agli 8 anni dopo l'infezione iniziale (mediamente passano circa 7 anni). Statisticamente i maschi sono più colpiti rispetto alle femmine con un rapporto di 3 a 1. I principali sintomi della Panencefalite sclerosante subacuta sono il deterioramento cognitivo, la regressione motoria, crisi toniche-cloniche e crisi focali (crisi epilettiche primitivamente generalizzate). L'atassia, la disfunzione del sistema nervoso autonomo, la mioclonia e la demenza si sviluppano lentamente. Purtroppo ad oggi non esiste nessuna cura e la morte è preceduta da uno stato di incoscienza e dal coma. Il vaccino per il morbillo è quindi l'unico tipo di prevenzione possibile per questa forma di encefalite cronica.

Sebbene alcuni pazienti riescono a rispondere positivamente ad alcuni farmaci antivirali quali ad esempio la ribavirina e l'amantadina (che dovranno prendere per il resto della loro vita), la PESS ha un percorso progressivo e solitamente provoca un decesso prematuro nel giro di 1-4 anni dopo l'esordio della malattia.

Alcune persone sostengono che la PESS possa essere causata anche dal virus attenuato del vaccino, ad oggi nessuna evidenza scientifica è mai riuscita a dimostrare questo legame, la Panencefalite sclerosante subacuta viene provocata esclusivamente dal virus selvaggio, il vaccino MPR può quindi avere solo effetti positivi nei confronti della malattia.


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