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Cura epatite C con Sofosbuvir

Cura epatite C con Sofosbuvir

Il Sofosbuvir è un farmaco rivoluzionari per l'epatite C in grado di eradicare il virus (HCV) nella maggioranza dei casi, tale medicinale è però molto costoso e il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) può fornirlo gratuitamente solo ad alcuni pazienti che presentano determinate caratteristiche. Purtroppo, nonostante il calo di nuovi casi, il nostro è ancora uno dei Paesi con il maggior numero di ammalati, l'infezione da HCV può progredire senza sintomi anche per decenni e i danni emergono dopo. A causa del virus dell'epatite C muoiono ogni anno migliaia di persone. In molti casi la causa di questa epidemia è da attribuirsi alla poca attenzione che si aveva in ambito sanitario nel passato, basti pensare che in Italia ci sono circa 6500 persone danneggiate dalle trasfusioni infette.

In determinati casi l'unica cura per l'epatite C è un trapianto di fegato, un tipo di operazione tutt'altro che economica. Attualmente ogni anno, nel nostro Paese, si effettuano circa 1000 trapianti di fegato (dal costo di circa 200 mila euro l'uno) ma, con il nuovo farmaco, quasi 500 pazienti potrebbero evitare l'intervento. Con la nuova terapia si potrebbero quindi dimezzare i trapianti con un notevole risparmio per il SSN. Il Sofosbuvir, che agisce inibendo la replicazione del virus, è un farmaco rivoluzionario perché permette di eradicare l'HCV in circa il 90 per cento dei casi, traguardo mai raggiunto fino ad ora.

Purtroppo attualmente c'è un problema pratico ed economico perché il farmaco è molto costoso, ben 27mila euro per trattamento e in molti casi serve più di un ciclo. Il costo così elevato è dato dal fatto che per sviluppare un farmaco, mediamente, servono circa 3 miliardi di euro e un tempo di circa 10 anni, bisogna poi considerare che non tutti i medicinali arrivano sul mercato, mediamente solo 1 su 10 mila viene commercializzato (la maggior parte di essi, durante le varie fasi della sperimentazione, non si rivelano abbastanza efficaci o sicuri per l'uomo). I costi di sviluppo sono quindi notevoli e di conseguenza si ripercuotono sul costo finale dei farmaci che riescono ad arrivare sul mercato.

Il ministero della salute ha per il momento stanziato un budget biennale di 1 miliardo e mezzo, non tutti i pazienti possono quindi ottenere il rimborso del Sofosbuvir e chi ne ha diritto viene reclutato da ogni regione attraverso dei criteri molto ferrei. I farmaci vengono dati prima ai pazienti più gravi, quelli che si trovano in una malattia più avanzata, per esempio quelli che aspettano un trapianto di fegato e quelli con una cirrosi epatica scompensata.

In futuro si spera di riuscire a far entrare nel programma di cura anche i pazienti meno gravi, non solo quelli già cirrotici e con cirrosi scompensata, in questo modo si preverrà la progressione della malattia. L'obiettivo finale sarà quello di curare anche quelli che presentano solo l'infezione senza alcun sintomo.

Per poter ottenere il farmaco bisogna recarsi in specifici centri ospedalieri dove sono presenti dei medici specialisti prescrittori, solo in questo modo si può ottenere la prescrizione del Sofosbuvir (nome commerciale è Sovaldi). Secondo alcune stime, nei prossimi anni, saranno inoltre disponibili altri 5 o 6 farmaci a prezzi più accessibili e si potranno curare praticamente tutti i malati di epatite C.


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