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Vaccino morbillo: scendono le vaccinazioni e aumenta il morbillo negli adulti

Vaccino morbillo: meno vaccinazioni e più morbillo negli adulti

Il vaccino per il morbillo è ancora importante, sempre più persone scelgono però di non vaccinare i propri figli ed è così che solo nell'ultimo anno ci sono stati ben 1.517 i casi di morbillo in Italia. Lucia Pastore Celentano, dell'European Center for disease prevention and control, spiega che dall'ottobre del 2013 allo scorso settembre (2014) ci sono stati solo in Italia 1.517 i casi di morbillo, oltre un quarto dei 4.735 totali verificatisi in Europa nello stesso periodo. Questi e altri dati relativi alle vaccinazioni e al morbillo sono stati presentati in occasione del convegno sulle vaccinazioni in Europa.

Gli esperti spiegano che il morbillo non è più una "malattia dei bambini", nell'ultimo decennio sempre più adulti contraggono il morbillo e, attualmente, l'età media dei pazienti è di 23 anni. La causa principale di questo fenomeno è l'incremento del numero di genitori che decidono di no vaccinare i figli contro questo virus. Durante la gravidanza le malattie infettive (rosolia, quinta malattia o parvovirus, citomegalovirus, ecc.) possono rivelarsi particolarmente rischiose sia per la mamma che il per il bambino; il morbillo in gravidanza non desta però particolari allarmi. Ciò nonostante, sebbene le complicazioni del morbillo sono relativamente rare, la patologia è comunque responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite.

La vaccinazione contro il morbillo non è tra quelle obbligatorie e nell'Unione Europea l'85 per cento di chi si ammala è tra i non vaccinati. Lucia Pastore Celentano evidenzia che in Italia, come in Germania, il maggior numero dei casi si verifica in chi ha 30 anni, questo perché c'è una percezione errata della malattia e si pensa che non sia pericolosa, così molti genitori decidono di non vaccinare i figli sotto i 2 anni.

Uno degli obiettivi dell'Unione Europea è quello di arrivare a una copertura vaccinale del 100 per cento ma, attualmente, solo 14 Paesi hanno una copertura superiore al 95 per cento per la prima dose del vaccino e solo 7 raggiungono la stessa percentuale per la seconda dose. Se esaminiamo nel dettaglio il nostro Paese, dove il vaccino per il morbillo non è obbligatorio, le percentuali sono anche più basse. In Italia la copertura della prima dose non raggiunge il 90 per cento.

Molte persone sottovalutano il morbillo negli adulti, superata una certa età il morbillo si manifesta in maniera più forte e, rispetto alla stessa patologia presa in età infantile, può portare un maggior numero di complicazioni serie come l'encefalite, la polmonite morbillosa o altre complicazioni polmonari di natura opportunistica. In particolar modo per chi è già indebolito da altri fattori, il morbillo può essere molto pericoloso. Per questo, chi ha occasioni frequenti di contatto con persone a rischio di complicazioni in caso di contagio (per esempio chi lavora in ospedale o in residenze per anziani) dovrebbe fare molta attenzione.

In conclusione, anche se i casi di complicanze molto rischiose sono basse, è importante tutelare la salute dei nostri figli (e di chi gli sta in torno) vaccinandoli anche contro il morbillo. La paura per i vaccini, che negli ultimi anni si sta diffondendo anche a causa delle informazioni distorte che si trovano in rete, è del tutto ingiustificata poiché la vaccinazione è sicura.

Vaccino morbillo

La vaccinazione, non obbligatorio in Italia e offerta gratuitamente a tutti i nuovi nati, viene eseguita sottocute in unica somministrazione (prima del 24° mese di vita), in associazione al vaccino contro la Rosolia e la Parotite (Vaccino MPR). E' raccomandata una seconda dose di vaccino, verso 5-6 anni o 11-12 anni, per assicurare un' adeguata risposta anticorpale. Fino al 6°-9° mese, il neonato può essere protetto dagli anticorpi che gli vengono dalla madre se questa è immunizzata. La durata di immunizzazione del neonato è inferiore se la madre è stata immunizzata da un vaccino e non dal morbillo stesso.

Il vaccino contro il morbillo determina nel ricevente un'infezione asintomatica, che non può trasmettersi per contatto. Il vaccino è costituito da virus vivi attenuati, innocui, ma in grado di stimolare le difese naturali dell'organismo. In Italia non esiste in commercio un vaccino composto unicamente dal solo virus del Morbillo ma solo in associazione con il vaccino contro la Parotite e contro la Rosolia.

Negli adulti la vaccinazione è raccomandata in alcune particolari categorie a rischio:

  • La vaccinazione contro il Morbillo, in associazione al vaccino contro la Rosolia e la Parotite (MPR), è attivamente proposta e offerta gratuitamente nelle donne in età fertile

  • I viaggiatori che si recano in paesi ad elevata endemia

  • Personale che lavora a diretto contatto con bambini

  • Operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie che hanno un alto rischio di esposizione al morbillo

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