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Parto prematuro: la voce della mamma aiuta lo sviluppo - In caso di parto prematuro la voce della mamma nelle settimane successive contribuisce a far crescere meglio il neonato limitando le complicazioni

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Parto prematuro: la voce della mamma aiuta lo sviluppo

Parto prematuro

In caso di parto prematuro la voce della mamma nelle settimane successive contribuisce a far crescere meglio il neonato limitando le complicazioni. I bambini prematuri non hanno ancora tutti gli organi ben sviluppati e per questo motivo sono tenuti sotto osservazione in ospedale, a volte ci potrebbero però essere dei rischi (per esempio complicanze cardiorespiratorie) che, secondo un team di ricercatori del Neonatal Intensive Care Unit (Brigham and Women's Hospital di Boston), potrebbero essere limitati se al piccolo si fa ascoltare una registrazione della voce della mamma e del battito cardiaco. I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Maternal-Fetal and Neonatal Medicine (Exposure to biological maternal sounds improves cardiorespiratory regulation in extremely preterm infants - Febbraio 2012).

Gli esperti spiegano che in caso di parto prematuro i neonati vanno messi nelle incubatrici perché devono continuare la fase dello sviluppo. Le complicazioni possono essere diverse, si potrebbero verificare delle apnee periodiche a causa dei polmoni non ben formati o dei rallentamenti del battito cardiaco. Le apparecchiature mediche ricoprono un ruolo molto importante in questa fase dello sviluppo dei prematuri, i ricercatori sono però andati oltre cercando di ricreare un ambiente simile a quello del grembo materno.

Per condurre lo studio gli esperti hanno tenuto sotto osservazione 14 neonati prematuri nati tra la 26esima e la 32esima settimana di gestazione. Le incubatrici dei 14 bambini prematuri erano dotate di casse acustiche che avevano lo scopo di riprodurre il suono del battito cardiaco e la voce della mamma. L'esperimento, anche se ha coinvolto un numero limitato di bambini, ha dimostrato che l'influenza materna contribuisce a ridurre il rischio di complicanze cardiorespiratorie nei piccoli, in particolar modo intorno alla 33esima settimana.

Anche se abbiamo affrontato l'argomento già in altre occasioni potrebbe essere utile tornare sull'argomento del parto prematuro. La gravidanza ha una durata media compresa fra la 37 e le 42 settimane, si definisce quindi parto pretermine o prematuro un parto il cui travaglio ha luogo tra la ventesima e la trentasettesima settimana completa di gestazione. Annualmente, secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in tutto il mondo ci sono circa 13 milioni di bambini che nascono prematuri. Se esaminiamo solo i dati del nostro paese i casi sono 40 mila, circa il 7 per cento delle nascite.

Il problema principale dei bambini prematuri è rappresentato dalla difficoltà a respirare poiché le cellule dei polmoni non sono ancora mature. Il processo che porta queste cellule a maturare avviene in continuazione giorno dopo giorno.

Escludendo i parti gemellari e quelli derivanti da fecondazione assistita, dove il tasso di nati prematuri è alto (50 per cento in caso di parti gemellari e 30 per cento in caso di fecondazione assistita), un alto rischio è dato dagli stili di vita non sempre consoni al periodo della gravidanza. Se non si vuole rischiare un parto prematuro bisogna evitare dei comportamenti a rischio quali: stress, lavoro intenso, alimentazione in stile "fast food" e fumo di sigaretta. Spesso molte future mamme, e non solo, non hanno le giuste informazioni e per questo motivo è fondamentale organizzare incontri e conferenze con le donne che hanno il desiderio di avere un figlio. E' importante che si rendano conto di come dovrebbero comportarsi, già da ragazze, per non creare rischi alla salute del loro futuro bambino.

Perché a volte il bambino nasce prima del termine?

Le cause di un parto prematuro sono diverse, il diabete potrebbe essere una di queste. Nel caso in cui il diabete gestazionale compare all'improvviso verso il termine della gravidanza o se subisce "impennate" difficili da controllare, il piccolo potrebbe nascere prematuramente. Come già accennato precedentemente anche in caso di parto gemellare il rischio di partorire prima del termine è più probabile.

La gestosi potrebbe essere un'altra delle cause per la quale si potrebbe anticipare la data del parto. La gestosi, una condizione che inizia a svilupparsi in genere dopo la 20esima settimana di gravidanza, si manifesta con ipertensione (pressione alta), gonfiore alle gambe e presenza di proteine nelle urine. Per prevenire la comparsa della gestosi è importante tenere sotto controllo la pressione ed evitare un aumento di peso eccessivo. Se il disturbo si presenta in forma seria, il medico verso la fine della gestazione può fare ricoverare la donna in ospedale per sottoporla a controlli costanti.


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