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Tumori, ogni giorno 822 nuove diagnosi

Tumori: ogni giorno 822 nuove diagnosi

Ogni giorno, in Italia, vengono diagnosticati mediamente 822 nuovi casi di tumore, poco più di 300 mila ogni anno. Continuando con questo ritmo, entro il 2010 gli italiani che conviveranno con una diagnosi di tumore saranno quasi 2 milioni. Nel 1990 le neoplasie diagnosticate erano circa 900 mila e dopo 10 anni, nel 2000, si era arrivati ad un milione 412 mila, l'incremento dei casi di cancro è quindi considerevole. Per fortuna, al tempo stesso, è aumentata anche la sopravvivenza a questa malattia.

Il Prof. Francesco Cognetti, oncologo e Diretttore Scientifico dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena IRCSS di Roma, in occasione della presentazione al Ministero delle Pari Opportunità di un libro (Cancro, non mi fai paura) sui malati di tumore, fa il punto della situazione sull'andamento del cancro in Italia. L'esperto spiega che attualmente ci sono circa un milione e 700 mila italiani costretti a convivere con il cancro o reduci da una battaglia vinta, il tumore è sempre più una malattia cronica e come tale dovrebbe essere considerato non solo in termini sanitari ma anche sociali.

Attualmente, circa la metà dei nuovi malati guarisce e, rispetto al passato, cala anche la mortalità. Nel 2000 i decessi per tumore sono stati 127 mila e, secondo le stime, nel 2020 saranno 122 mila, il dato assume una maggiore valenza se si considera che il numero di neoplasie diagnosticate nel 2000 era nettamente più basso di quelle diagnosticate oggi e proporzionalmente nel 2020.

Alla luce di questi dati, anche la FAVO, Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato Oncologico, si sta muovendo affinché ci possa essere una maggiore attenzione verso i malati cronici per evitare discriminazioni e aiutare il reinserimento nella società.

Il libro "Cancro, non mi fai paura", scritto da Fabio Salvatore e edito da Aliberti, per la prima volta affronta la malattia raccontata e analizzata dagli stessi malati. Fabio Salvatore, un "sopravvissuto" alla malattia, nelle pagine del libro cerca di mostrare degli aspetti del cancro spesso non considerati dalla società, soprattutto quando non direttamente interessata.

Cognetti, proseguendo nel suo discorso, riconosce che il sistema di prevenzione va migliorato, così come vanno superate le differenze territoriali nella cura della malattia. C'è poi un altro problema da affrontare, quello dell'inserimento sociale. Soprattutto in ambito lavorativo le persone colpite da un tumore sono spesso discriminate.

Fabio Salvatore spiega che è fondamentale modificare l'atteggiamento nei confronti di questa malattia, umanizzarla spazzando via l'omertà che ci induce a non pronunciare la parola cancro. Nel suo libro, l'autore trasforma il tumore in uno scarafaggio. Il cancro/scarafaggio prende le viscere di Andrea (il protagonista del libro), lo inganna. Prova a farlo patire ma Andrea respira, non gli permette di raggiungere il suo vile scopo: spegnerli il fiato. Andrea sceglie la via del dialogo e della conoscenza. Non sfida il cancro: lo guarda fisso negli occhi e gli dice: "non mi fai paura". Una vita che incontra il cancro trovando, nel dolore, una sua risposta. Un romanzo avvincente che ha come protagonista un ragazzo che non si è fatto travolgere dal destino ma ha combattuto per tornare alla vita.


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