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Il cellulare emette delle onde che eccitano il cervello - Le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari generano nel corpo umano delle correnti indotte che possono eccitare le cellule sensibili del cervello

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Il cellulare emette delle onde che eccitano il cervello

Cellulare e onde elettromagnetiche

Le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari generano nel corpo umano delle correnti indotte che possono eccitare le cellule sensibili del cervello. Anche se non è ancora stato scoperto se ci possono essere degli effetti dannosi per la salute, grazie a queste nuove informazioni si hanno ulteriori dati per approfondire le ricerche su uno strumento sempre più diffuso nei paesi occidentali, il cellulare.

Lo studio non è stato intrapreso con lo scopo di demonizzare i cellulari, l'obiettivo è stato quello di studiare gli effetti delle onde elettromagnetiche sul cervello che in certe situazioni potrebbero risultare utili in particolari terapie. La ricerca, coordinata da Paolo Maria Rossini dell'Irccs di Brescia, ha visto la partecipazione di numerosi centri italiani come l'Ospedale S.Giovanni Calibita-Fatebenefratelli, la Facoltà di Psicologia della Sapienza e la Clinica Neurologica all'Università Campus Bio-Medico. Un approfondimento dettagliato su questo studio sarà pubblicato sulla rivista Annals of Neurology.

I ricercatori hanno quindi scoperto che i cellulari "eccitano" il nostro cervello. Secondo gli esperti questa scoperta apre nuove frontiere in quanto se in certi casi ci potrebbero essere delle precauzioni da prendere da parte di chi soffre di patologie che per la loro natura hanno già degli effetti di eccessiva eccitabilità della corteccia, per esempio nei malati di epilessia, in altre situazioni dove al contrario si ha un problema opposto come nei pazienti con Alzheimer o ictus, l'utilizzo di particolari onde elettromagnetiche potrebbero essere sfruttate per nuove terapie.

Rossini ha spiegato che per la prima volta si è dimostrato che i cellulari determinano una maggiore eccitazione del cervello nella zona maggiormente vicina all'antenna del telefonino, un valore che si è riusciti anche a misurare. L'esperto spiega inoltre che lo stato di eccitamento perdura oltre un'ora dallo spegnimento del cellulare stesso. I ricercatori sottolineano comunque che gli esperimenti condotti fino ad ora sono stati effettuati su persone sane e che al termine della sperimentazione non è stato rilevato nessun effetto negativo sui soggetti esaminati.

Come si è svolto lo studio ? A un campione di 15 volontari sani è stato fatto indossare un particolare elmetto che incorporava due cellulari della generazione GSM situati all'altezza dei due orecchi, in questo modo si è simulata la massima esposizione elettromagnetica sui due emisferi, destro e sinistro, tipica di un uso "classico" dei cellulari. Attraverso un particolare strumento si è misurato il livello di eccitazione della corteccia celebrale, è stato riscontrato che i parametri risultavano identici nei due emisferi prima dell'accensione dei telefonini. Dopo varie prove si è arrivati alla conclusione che a seconda dell'uso del cellulare questo provoca un'alterazione dell'eccitazione sulla corteccia, dopo 45 minuti di esposizione si iniziano a misurare dei livelli significativi che permangono anche 60 minuti dopo la disattivazione dei cellulari.

Per valutare eventuali conseguenze "dannose" legate a un'esposizione prolungata alle onde dei cellulari, saranno necessarie ulteriori indagini, bisognerà approfondire anche gli studi che un giorno potrebbero sfruttare le onde elettromagnetiche in campo terapeutico. Per il momento alcune ricerche condotte su modelli animali hanno evidenziato come l'esposizione prolungata di soggetti epilettici a onde elettromagnetiche ne aumentano i disturbi, questo fa presupporre che pazienti con un livello più alto di eccitabilità cerebrale potrebbero avere effetti negativi dall'esposizione alle onde dei cellulari.


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