La crescita dei dinosauri

Osservando le enormi dimensioni di molti dinosauri, è lecito chiedersi come sia stato possibile per loro raggiungere una così enorme stazza. Con un tasso di crescita normale, questo presupporrebbe un'enorme longevità da parte di questi animali, ma un recente studio, realizzato dai paleontologi dell'Università dello Stato della Florida, ha mostrato come i dinosauri fossero caratterizzati da un tasso di crescita rapidissimo, tipico di un metabolismo simile a quello degli animali a sangue caldo. Pare che il celebre brontosauro si appesantisse di ben 13 chili al giorno in fase di crescita, mentre l'Argenitinosauro, forse il più grande animale che mai abbia messo piede sulla terra, ne mettesse su ben 45 al giorno.

Fino al 1960 si riteneva che i dinosauri crescessero lentamente, come i rettili. Ma in questo modo sarebbe occorso oltre un secolo a bestioni quali il brontosauro per raggiungere l'età adulta. Lo studio in questione invece, basandosi sui resti fossili di questi giganti, ha permesso di scoprire che il pieno sviluppo veniva raggiunto entro un periodo compreso tra i dodici e i vent'anni.

Questo risultato peraltro non si è dimostrato valido per le razze di piccole dimensioni, che hanno mostrato un metabolismo più lento, simile a quello degli odierni rettili, cosa che ha stupito molto i ricercatori, dal momento che si pensava che animali dello stesso gruppo avessero tassi di crescita quantomeno simili.

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