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Uomo uguale estinzione animale ?

estinzione animale

Da sempre l'uomo rappresenta un costante pericolo per gli animali e la natura in genere, la nostra presenza sul pianeta ha già causato centinaia di estinzioni.

Verso la fine del Pleistocene (fra 50.000 e 11.000 anni fa) esistevano grossi mammiferi, e uccelli che non sapevano volare, molte razze si estinsero inaspettatamente, si pensa a causa dell'uomo. In alcune zone della Terra ci fu una vera e propria estinzione di massa, in Australia si estinsero 55 tipi di vertebrati, fra cui un interessante tipo di canguro (Genyornis), questo aveva delle singolari zampe anteriori con grossi artigli e pesava circa 100 chilogrammi. In America ci fu la scomparsa della splendida tigre dai denti a sciabola, dei misteriosi mammut e una specie di antilope particolarmente grande. Il paleontologo australiano dell'Università di Melbourne, Richard Roberts, dopo una lunga ricostruzione di quel periodo ha datato 28 zone usando diversi metodi. Lo studio ha portato alla soluzione che circa 51.200 e 39.800 anni fa ci fu grande estinzione di massa, periodo ricollegabile alla colonizzazione dell'uomo nei continenti. Gli aborigeni secondo il paleontologo australiano bruciarono la vegetazione, riducendo drasticamente il cibo per gli animali. I cacciatori di allora erano molto agguerriti, e secondo gli studi avevano spinto gli animali dell'America verso sud, provocandone l'estinzione a causa dei cambiamenti climatici e di dieta. Questa naturalmente è solo una delle tante ipotesi che sono state fatte, un'altra molto diffusa è quella che attribuisce l'estinzione di massa per la comparsa di nuovi virus.


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