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Argentinosauro : il gigante dei giganti

Argentinosauro

Nell'Argentina meridionale i paleontologi hanno recentemente investito molto tempo ed energie negli scavi alla ricerca dei resti fossili di quello che potrebbe essere il più grande animale terrestre mai esistito, l'Argentinosauro. Si tratta di un enorme Sauropode Titanosauride lungo oltre 40 metri, dal lungo collo e dalla lunga coda, quadrupede e vegetariano. Il suo nome significa "lucertola argentina", dal luogo appunto in cui è stato ritrovato.

Per sette anni si è scavato per riportare alla luce lo scheletro di un solo animale, e per giunta neanche completo. A lungo gli unici frammenti dello scheletro ritrovati sono stati solamente alcune vertebre, delle costole, una tibia, e l'osso sacro.

Rodolfo Coria, il paleontologo responsabile degli scavi dell'Argentinosauro, commenta scherzosamente: "Dio ci ha interdetto dal trovare un Argentinosauro completo. Potrei scavare per tutto il resto della mia vita!" L'Argentinosauro ha vissuto nel tardo Cretaceo, e pesava oltre 100 tonnellate.

L'Argentinosauro assomiglia a quei giganti come il Brachiosauro e l'Apatosaurus. Ciò che sorprese il ricercatore argentino è stato il ritrovamento di tendini ossei attaccati alle costole e che si allungavano fino alle spalle. Questo avrebbe reso impossibile sollevare il lungo e pesante collo dell'animale, che inizialmente si pensava potesse ergersi sulle due zampe per arrivare alle foglie più alte. L'Argentinosauro invece manteneva il suo collo al livello della schiena. Ma non è solo una questione muscolare. Se l'Argentinosauro mantenesse in alto collo, la pressione necessaria per pompare il sangue fino alla testa farebbe esplodere i vasi sanguigni. Allo stesso modo la respirazione sarebbe impossibile, far giungere l'aria ai polmoni attraverso il lungo collo sarebbe troppo difficoltoso per poter sopravvivere. Ma la struttura di questi tendini non solo ci fornisce la prova che i Titanosauri non fossero capaci di sollevare il proprio collo, ma anche che ci fosse una sorta di "sistema di prevenzione" che impedisse al dinosauro di farlo. Il fossile dell'Argentinosauro è stato trovato senza la testa. Alla fine, un indigeno chiamato Daniel Eseisa ha ritrovato il teschio dell'animale. Coria era estremamente eccitato: "sarebbe stata troppa fortuna per un uomo solo".


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