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Il giudizio universale

Il giudizio universale

L'idea del giudizio dell'anima dopo la morte č molto antica (come abbiamo gią  visto) ed era gią  diffusa prima del 2400 a.C. Gli antichi egizi credevano che l'anima implorasse il cuore di non fornire prove contro di lei nel momento del giudizio dopo la morte. Il GIUDAISMO invece originariamente non prevedeva un giudizio "personale": si pensava invece ad un vero e proprio processo alle popolazioni, che avverrą  alla fine del mondo. Nel IĀ° sec. d.c. la setta NOSTICA CRISTIANA i cui manoscritti vennero ritrovati a Nag Hammadi pensava che il corpo potesse fornire prove contro l'anima durante il giudizio post-mortem. La pena per i REPROBI era l'esclusione dal paradiso e la reicarnazione in un nuovo corpo. Il NEOPLATONISMO introdusse l'idea che l'iniziazione ad un culto misterico fosse determinante per il destino dell'uomo nell'altra vita, sostenendo che soltanto gli iniziati avrebbero potuto ascendere ai cieli. E che tutti gli altri sarebbero rimasti preclusi. Cosą¬ com'era esposto nei poemi OMERICI , che non ammetteva la beatitudine dopo la morte.

I primi CRISTIANI credevano che Cristo sarebbe risorto per la seconda volta durante la loro vita terrena e li avrebbe portati verso un mondo perfetto, amministrando la giustizia e punendo i loro persecutori. Ma quando si resero conto che Cristo non sarebbe ritornato per almeno 1000 anni, adottarono una nuova idea: ci sarebbe stato un primo giudizio personale subito dopo la morte, e poi ciascuno avrebbe atteso nella tomba, o in una specie di purgatorio il vero e proprio giudizio universale. L'evento comunque, non si verificherą  fino a che non si creeranno gli eventi sottolineati da S. Giovanni nei primi capitoli dell'Apocalisse. La cosa strana dei dipinti medievali sul giudizio finale riproducono la scena dell'Arcangelo Michele che pesa le anime dei morti ( analogamente gli antichi egizi ponevano il cuore del defunto su una bilancia a due piatti: se pesava piu' la piuma, era gravido di peccati). Ad un passaggio del testo G. ha indotto molte sette come quelle di GEOVA ad esempio a credere che alla fine gli eletti saranno pochissimi, soltanto 144.000. Questo numero deriva dal fatto che nell'Apocalisse un angelo "segna" 12.000 membri appartenenti ad ognuna delle dodici tribł d'Israele, con il sigillo del Dio vivente, per un totale appunto di 144.000 mila persone.


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