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3 caffè al giorno per prevenire la demenza senile

Prevenire

La demenza senile, un declino delle facoltà mentali abbastanza importante da influire sulle attività quotidiane, potrebbe essere prevenuta bevendo quotidianamente circa 3 tazzine di caffè espresso. Ancora una volta una ricerca scientifica esalta le proprietà del caffè, una bevanda che se assunta nei giusti quantitativi offre notevoli benefici per la salute. I dati sono stati pubblicati sul Journals of Gerontology (Relationships Between Caffeine Intake and Risk for Probable Dementia or Global Cognitive Impairment: The Women's Health Initiative Memory Study - doi: 10.1093/gerona/glw078).

Quando si parla di demenza il primo pensiero va al morbo di Alzheimer, sebbene rappresenta circa il 70 per cento dei casi esso non è però l'unica forma di demenza. Con il termine demenza non ci si riferisce quindi a una patologia in particolare ma a una vasta gamma di sintomi che sono associati al declino cognitivo (un deficit della memoria e dell'apprendimento). Un'altro tipo di demenza è quella vascolare (demenza vascolare), essa è la seconda forma più comune e si può manifestare dopo un ictus. Esistono molti fattori che possono portare alla demenza ma in diversi studi si è visto che dei comportamenti sociali e alimentari possono in alcuni casi ridurre l'incidenza. Alcuni casi di demenza sono addirittura reversibili: per esempio i casi correlata ai problemi di tiroide o quelli legati a una carenza vitaminica.

L'indagine condotta da Ira Driscoll, docente di psichiatria presso la University of Wisconsin-Milwaukee, ha analizzato l'impatto del consumo di caffè sul lungo periodo e l'incidenza della demenza senile su un campione di 6.467 donne con un'età che andava dai 65 anni in su. Le donne dello studio erano tutte state arruolate nel Women's Health Initiative Memory Study, un progetto del sistema sanitario nazionale americano che ha l'obiettivo di monitorare i cambiamenti della salute del cervello nella popolazione femminile statunitense.

Incrociando le varie informazioni si è scoperto che le donne che consumavano mediamente 261 mg di caffeina al giorno (presenti in circa 2 tazzine di moka o 3 tazzine di espresso) presentavano un rischio di declino cognitivo (sia in termini di memoria che di apprendimento) più basso del 36 per cento rispetto a coloro che assumevano quotidianamente da 47 a 75 mg di caffeina (quantitativo contenuto più o meno in una tazzina di caffè espresso).

Per chi non è amante del caffè, un beneficio analogo lo si può ottenere bevendo 5 tazze (da 200ml) di tè nero al giorno. Bere tè e caffè non è però l'unico modo per ridurre l'incidenza della demenza senile, il cervello riesce infatti ad invecchiare molto meglio se si seguono una serie di buone abitudini quali: una dieta sana ed equilibrata, attività fisica regolare (ad esempio camminare tutti i giorni per almeno mezz'ora) e, soprattutto, mancanza di dipendenze quali tabagismo e alcolismo.


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