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Sbadiglio contaggioso sopratutto per le donne

Sbadiglio contaggioso per le donne

Vi siete mai chiesti perché lo sbadiglio è contagioso? Quando una persona sbadiglia spesso contagia gli altri individui presenti nella stanza, le donne sembrerebbero però subire il conteggio molto più spesso dei maschi. Le donne sono coinvolte maggiormente a causa di una maggiore empatia, si è inoltre rilevato che lo sbadiglio è tanto più contagioso quanto più stretto è il legame sociale fra le persone. Ivan Norscia, Elisa Demuru ed Elisabetta Palagi, tre etologi dell'Università di Pisa, hanno condotto un'indagine su meccanismi del contagio dello sbadiglio, i risultati dello studio sono stati pubblicati su Royal Society Open Science (She more than he: gender bias supports the empathic nature of yawn contagion in Homo sapiens - Doi: 10 1098 / rsos 150459 - Febbraio 2016).

Per un periodo di cinque anni, dal 2010 al 2015, i ricercatori del Museo di Storia Naturale dell'Ateneo pisano hanno monitorato, durante le loro abituali attività quotidiane, un campione di volontari composto da 48 uomini e 56 donne. Dall'analisi dei dati raccolti si è rilevata una correlazione diretta fra la frequenza con cui si verificava il contagio dello sbadiglio e la vicinanza sociale. Lo sbadiglio di un partner o un familiare è risultato essere molto più contagioso di quello di un conoscente o una persona che si conosceva solo di vista. E' stato inoltre confermato che uomini e donne non vengono influenzati allo stesso modo, circa il 55 per cento delle donne rispondono sbadigliano a uno sbadiglio contro il 40 per cento degli uomini.

Gli autori dello studio spiegano che la contagiosità degli sbadigli è un fenomeno che ha basi empatiche. L'empatia è la capacità di identificare i segnali mimici, vocali e posturali di un'altra persona, se ad esempio si vede un'espressione triste è normale assumere un'analoga espressione e questo richiama le emozioni che associamo a quell'espressione quando siamo noi ad assumerla spontaneamente. Dietro a questo fenomeno vi è un meccanismo biologico legato all'azione dei neuroni specchio, una particolare classe di neuroni che si attiva sia quando compiamo un'azione, sia quando semplicemente la vediamo compiere.

Elisabetta Palagi spiega che questa ricerca dimostra ancora una volta che il sesso femminile, sia fra gli esseri umani sia negli altri primati, ha statisticamente una maggiore sensibilità empatica. Una capacità già radicata profondamente nella natura materna e confermata da numerose evidenze psicologiche e neurobiologiche.

Molti si saranno accorti che non solo lo sbadiglio è contagioso ma pure il sorriso, anche in questa situazione la causa va ricercata nell'empatia. Istintivamente, e spesso in maniera inconscia, tendiamo a mimare le espressioni degli altri per empatizzare con loro e porci in qualche modo nei loro panni sperimentando le stesse emozioni. Quando non si riesce in questo "comportamento" si possono avere dei limiti nella capacità emotive. Questo aspetto è al centro di uno studio revisionale, condotto da un gruppo di psicologi dell'Università del Wisconsin, pubblicato su Trends in Cognitive Sciences (Fashioning the Face: Sensorimotor Simulation Contributes to Facial Expression Recognition - Doi: 10 1016 / j tics 2015 12 010).

La capacità di riconoscere e condividere emozioni può essere inibita se non si riesce a mimare le espressioni, questo può accadere ad esempio nel caso di una paralisi facciale dopo un ictus, un danneggiamento del nervo dovuto alla chirurgia plastica o nella paralisi di Bell (una forma di paralisi facciale risultante da una disfunzione del VII nervo cranico). Attenzione anche all'uso del ciuccio nei bambini, alcuni studi svolti in precedenza dai ricercatori del Wisconsin hanno rilevato che il ciuccio usato per troppo tempo può interferire con l'esperienza dell'espressione feciale provocando, in alcuni casi, una maggiore difficoltà nello sperimentare ed esprimere le proprie emozioni in età adulta.

A cosa serve sbadigliare e perché a volte si sbadiglia più spesso

In questo articolo abbiamo visto che dietro a uno sbadiglio contagioso c'è l'empatia, ma perché si sbadiglia? Alcuni, erroneamente, associano lo sbadiglio a uno stato di noia, in realtà è un segnale di stanchezza. In alcuni casi lo sbadiglio è una risposta incondizionata dell'organismo conseguente a un maggior bisogno di ossigeno.

Due ricercatori americani, Andrew Gallup della Binghamton University e Omar Eldakar della University of Arizona, hanno inoltre dimostrato che la frequenza con la quale si sbadiglia è legata alla temperatura dell'ambiente esterno. I risultati dell'indagine sono stati pubblicati su Frontiers in Evolutionary Neuroscience (Contagious yawning and seasonal climate variation - Doi: 10 3389 / fnevo 2011 00003).

La sperimentazione si è svolta in due fasi, una fase è stata condotta in un periodo più freddo (temperatura esterna di 22°) e una in un periodo caldo (temperatura esterna di 37°). Nel periodo freddo ben il 45 per cento delle persone alle quali è stata fatta vedere una foto di individui che sbadigliavano hanno risposto a loro volta con uno sbadiglio, nel periodo con temperature più alte il contagio da sbadiglio ha interessato solo il 24 per cento degli individui. Nei periodo freddi lo sbadiglio risulta quindi essere più contagioso.


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