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L'allattamento al seno contribuisce a prevenire l'Alzheimer

L'allattamento al seno contribuisce a prevenire l'Alzheimer

Si sa che il latte materno è il migliore alimento per il bambino nei primi mesi, non tutti però sanno che l'allattamento al seno contribuisce a prevenire tumori, infarti e, secondo un recente studio, l'Alzheimer nella mamma che allattano. Il legame tra un minor rischio della più diffusa demenza a livello mondiale (l'Alzheimer) è la pratica dell'allattamento al seno è stato individuato nel corso di uno studio nato dalla collaborazione di tre ricercatori: Molly Fox (University of Cambridge),Carlo Berzuini (University of Manchester) e Leslie A. Knapp (University of Utah). I risultati dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Alzheimer's Disease (Maternal Breastfeeding History and Alzheimer's Disease Risk - DOI 10 3233 / JAD-130152).

Per prima cosa i ricercatori hanno condotto un'anamnesi su 81 donne, alcune delle quali affette dal morbo di Alzheimer, con un'età compresa tra i 70 e i 100 anni. Per avere un maggior numero di informazioni i ricercatori hanno condotto una serie di colloqui anche con i coniugi, i parenti e, in alcuni casi, le badanti delle donne inserite nello studio. Questa fase dell'indagine ha permesso di delineare un quadro generale sullo stato di salute delle donne e sulla loro vita riproduttiva. Fra le varie informazioni raccolte c'era anche il numero di gravidanze e, quando effettuato, la durata del periodo di allattamento. Per valutare il livello di lucidità mentale si è infine adoperata la Clinical Dementia Rating (CDR), una scala per la classificazione clinica globale della demenza.

Incrociando le varie informazioni raccolte è risultato evidente il minor rischio di sviluppare l'Alzheimer in quelle donne che avevano allattato al seno. Dai dati è inoltre emerso che più a lungo si allattava più basso era la probabilità di incorrere nella demenza. Il legame tra l'allattamento al seno e il minor rischio di Alzheimer è stato confermato anche quando i ricercatori hanno eliminato altri possibili fattori legati al declino cerebrale come: età, livello di istruzione, vizzi come fumo e alcol, inizio della menopausa, ecc.. I benefici dell'allattamento sul declino cognitivo risultavano però più attenuati in quelle donne che avevano casi di Alzheimer in famiglia.

Attualmente non si conosce ancora il processo che porta a una minore incidenza dei casi di Alzheimer nelle donne che allattano al seno. Un ruolo chiave potrebbe essere giocato dal metabolismo degli zuccheri e dalla sensibilità all'insulina, due fattori (influenzati prima dalla gravidanza e successivamente dall'allattamento) che diversi studi collegano all'Alzheimer. Molly Fox, prima autrice dello studio, conclude evidenziando che sebbene il campione esaminato era abbastanza ristretto, la riduzione del rischio di demenza senile associata all'allattamento è risultata consistente e, in un periodo dove non esistono ancora cure per l'Alzheimer, ogni piccolo fattore protettivo non deve essere sottovalutato.


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