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Caffè e rischio diabete mellito

Caffè e rischio diabete mellito

Bere caffè tutti i giorni riduce il rischio di diabete mellito di tipo 2, un disordine metabolico caratterizzato dall'alta concentrazione di glucosio nel sangue. Un team di ricercatori cinesi della Huazhong University of Science and Technology di Wuhan, ha scoperto che il caffè riesce ad inibire una sostanza legata alla malattia. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural & Food Chemistry (Agric. Food Chem., 2011, 59 (24), pp 13147-13155; Coffee Components Inhibit Amyloid Formation of Human Islet Amyloid Polypeptide in Vitro: Possible Link between Coffee Consumption and Diabetes Mellitus).

I ricercatori si sono concentrati sul ruolo di una particolare sostanza, l'amilina umana (o Human Islet Amyloid Precursor Polypeptide - hIAPP), una proteina altamente conservata costituita da 37 residui amminoacidici secreta nelle cellule beta del pancreas insieme all'insulina. L'amilina è un ormone cosecreto con l'insulina in risposta alla presenza di alte concentrazioni nutrienti nel sangue e, come l'insulina, è assente sia nel diabete tipo 1 che in quello tipo 2.

Studi precedenti avevano dimostrato che le perone che bevono abitualmente caffè presentano un rischio minore di sviluppare il diabete mellito di tipo 2. In base ai nuovi dati i ricercatori sembrerebbero aver misurato l'ipotetico beneficio dato dal caffè, per ogni tazzina bevuta giornalmente il rischio di diabete diminuirebbe del 7 per cento.

Quanto caffè possiamo bere in un giorno?

I risultati di questo nuovo studio possono rendere felici molti bevitori di caffè, ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione. Prima di tutto se da una parte la caffeina ha molteplici effetti benefici in quanto aiuta la digestione, stimola l'utilizzo dei grassi accumulati per la funzione energetica (quindi aiuta il dimagrimento), ha una funzione anoressizzante (cioè rende un senso di sazietà), dall'altra parte ogni qual volta si prende un caffè bisogna stare attenti a quanto zucchero si utilizza. Se giornalmente si prendono ad esempio 3 caffè e in ognuno si mettono almeno 3 cucchiaini abbiamo già superato la quantità giornaliera limite di 8 cucchiaini. Oltre allo zucchero che utilizziamo direttamente bisogna poi considerare che molti altri alimenti potrebbero contenere dello zucchero. Se quindi da una parte il caffè aiuta a prevenire il diabete di tipo 2, lo zucchero ne incrementa il rischio.

Nello studio cinese si parla poi di una riduzione del rischio del 7 per cento per ogni tazzina bevuta, questo non vuol dire che si possono bere tutti i caffè che si vogliono, bisogna stare attenti a non superare certi quantitativi di caffeina. Nel corso di un altro studio si è misurato il limite di caffeina assumibile giornalmente per poter godere solo degli effetti benefici della sostanza. Gli esperti hanno calcolato un limite ragionevole di 300 milligrammi di caffeina al giorno. Se si considera che una tazzina di caffè contiene al massimo 100 milligrammi di caffeina, 3 tazzine di caffé al giorno vanno più che bene, ricordatevi però di stare attenti a quanto zucchero ci mettete. La caffeina è inoltre presente in quantitativi minori anche nella coca cola (40mg ogni 33cl di bevanda), nel thè (28mg ogni 150 ml) e nel cacao in polvere (100mg ogni 100 g).


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