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Aumento di peso in gravidanza e cellulite: rimedi - Un aumento di peso in gravidanza è normale a volte però con l'aumento di peso arriva anche la cellulite

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Aumento di peso in gravidanza e cellulite: rimedi

Aumento di peso in gravidanza e cellulite: rimedi

Un aumento di peso in gravidanza è normale, dopo nove mesi di gestazione il peso aumenta mediamente di 12 Kg, a volte però con l'aumento di peso arriva anche la cellulite e se preesistente si potrebbe avere un peggioramento. La comparsa della cellulite, oltre che da una predisposizione individuale, può dipendere anche dall'età della gestante. Anche se a volte quello che manca è la costanza, tutte le donne conoscono i rimedi per la cellulite: seguire una dieta equilibrata, bere tanto e fare un po' di attività fisica sono i modi migliori per prevenire la tanto odiata pelle a buccia d'arancia.

Durante il periodo della gravidanza l'azione degli ormoni rende le pareti delle vene meno elastiche favorendo così il problema della ritenzione idrica e di conseguenza la cellulite. Oltre all'azione degli ormoni c'è l'aumento del volume dell'utero che ostacola il corretto flusso del sangue peggiorando la stasi linfatica. La causa principale rimane comunque l'aumento di peso che determina un aumento di volume degli adipociti (le cellule in cui vengono immagazzinati i grassi). A causa di questo processo la normale circolazione sanguigna viene ostacolata, si ha quindi una ridotta ossigenazione dei tessuti che porta all'accumulo dell'adipe su glutei e cosce, zone critiche per la cellulite.

Quali rimedi per la cellulite? Bisogna innanzitutto evidenziare che una dieta ferrea non aiuta a eliminare il problema della cellulite, ancor di più se si aspetta un bambino e l'organismo ha quindi bisogno dei giusti nutrienti per alimentare non solo la mamma ma anche il piccolo. Molte donne pensano che mettersi a dieta in modo drastico, per perdere peso rapidamente, sia il modo migliore per far sparire la cellulite, un comportamento tutt'altro che benefico in quanto non si intacca la massa adiposa ma quella muscolare. Una dieta drastica ha un effetto opposto, i tessuti si svuotano mentre gli adipociti rimangono dove sono rendendo la cellulite ancora più evidente.

Per ridurre al minimo il problema della cellulite quando si aspetta un bambino, ma anche nelle altre situazioni, il primo passo è quello di idratare l'organismo in modo corretto. Soprattutto nei mesi più caldi dell'anno, quando a causa delle alte temperature si perdono molti liquidi con il sudore, bisognerebbe bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Non bisogna usare la scusa della gravidanza per condurre una vita sedentaria, una semplice passeggiata quotidiana non può che fare bene all'organismo.

Per chi ha la fortuna di vivere vicino al mare passeggiare in acqua o sulla sabbia è molto indicato. L'azione dell'acqua sulle gambe e quella della sabbia sotto le piante dei piedi facilitano il cosiddetto ritorno venoso migliorando la circolazione e l'ossigenazione del sangue. I benefici per la cellulite si hanno perché camminando, in acqua o sulla sabbia, si riattiva la circolazione sanguigna che porta via l'acqua in eccesso e permette così, analogamente a quanto accade con i massaggi, di bruciare con maggiore facilità i cuscinetti di grasso.

Il caldo è un nemico della cellulite, gli esperti si raccomandano di evitare docce o bagni con acqua troppo calda. Sono anche da evitare tutti quei trattamenti che utilizzano il calore (fanghi caldi, raggi infrarossi ecc.) per favorire l'eliminazione dei liquidi trattenuti nei tessuti. In questi casi trasudano le ghiandole sudoripare e non il tessuto adiposo. Il caldo ha inoltre un effetto negativo sui capillari in quanto si dilatano ulteriormente riducendo la loro elasticità e aumenta il rischio di teleangectasie (dilatazione di piccoli vasi sanguigni) e di conseguenza il gonfiore (edema).

Per quanto riguarda l'alimentazione bisogna seguire una dieta povera di cibi ipercalorici evitando soprattutto le fritture e i dolciumi. Una corretta alimentazione durante la gravidanza non aiuterà solo a tenere sotto controllo la cellulite ma è improntante soprattutto per la salute della mamma e del bambino.

Durante la gestazione una dieta corretta aiuta a ottenere un giusto incremento ponderale, assicura un'adeguata nutrizione materna e fetale, contribuisce a normalizzare la glicemia materna prevenendo non solo le carenze nutrizionali del feto ma anche l'eccessivo incremento di peso del feto e della gestante.

La dieta durante il periodo della gravidanza, anche se deve coprire non solo i bisogni nutritivi della madre ma anche quelli del nascituro e garantire il regolare decorso della gravidanza, non si discosta molto da quella dei periodi normali. Un'alimentazione corretta rappresenta uno dei presupposti fondamentali per la normale evoluzione della gravidanza ed il normale accrescimento del bambino, è per questo motivo che quantità e qualità del cibo e delle bevande vanno scrupolosamente controllate. Molto approssimativamente si può dire che una donna, con un'attività fisica normale, durante la gravidanza ha bisogno di 2200-2300 kcal/die. E' utile pesarsi sempre sulla stessa bilancia, alla stessa ora del giorno, preferibilmente al mattino a digiuno, dopo aver svuotato la vescica.

Aumento di peso in gravidanza

Si sa che durante la gravidanza si aumenta di peso, 12.5 kg è considerato l'aumento di peso fisiologico per la gestante. Del totale, 9 kg sono relativi a feto, placenta, liquido amniotico, ipertrofia uterina e mammaria, incremento del volume ematico e della ritenzione di liquidi, mentre, 3.5 kg sono l'accumulo di grasso materno. Non tutte le donne aumentano dello stesso peso in quanto ci sono in gioco diversi fattori alcuni dei quali non modificabili: altezza e peso della futura madre, ereditarietà, peso del bambino. Ci sono poi dei fattori legati al comportamento della madre come: introito calorico giornaliero, assunzione di cibi ricchi in sale, abitudine al fumo, sedentarietà. Non esiste una curva univoca per la valutazione del corretto incremento di peso in gravidanza, è infatti opportuno valutare quest'ultimo in relazione alla massa corporea all'inizio della gestazione. L'attività fisica, le condizioni socio-economiche, il consumo di alcool, il fumo di sigaretta e l'alimentazione sono associati a variazioni dell'aumento di peso durante la gravidanza.

Durante il periodo della gravidanza non si ha un aumento di peso uniforme, nei primi tre mesi della gestazione l'incremento ponderale materno è ridotto, come del resto è minimo anche l'aumento di peso del feto. Nel 2° e 3° trimestre l'aumento di peso assume un andamento pressoché costante: 350-400g/ settimana. Se nel 1° e nel 2° trimestre l'aumento di peso interessa prevalentemente la madre, ed è determinato da un accumulo di grasso, dalla crescita dell'utero e delle mammelle e dall'aumento del volume del sangue e dei liquidi circolanti, l'aumento di peso degli ultimi tre mesi della gravidanza sono maggiormente attribuibili alla crescita del feto e della placenta. Nella maggior parte dei casi, dopo i primi tre mesi, si ha un aumento proporzionale del peso all'avanzare dell'età gestazionale. Questo aumento dipende da un accumulo di proteine e di lipidi corporei. Nelle ultime 10 settimane di gravidanza aumenta anche il volume dei liquidi interstiziali. A tutto ciò si aggiunge l'aumento dell'utero, delle mammelle, del sangue circolante e del contenuto uterino.

Secondo l'Institute of Medicine (IOM), un'organizzazione appartenente all'US National Academy of Sciences, durante una gravidanza normale, l'aumento del peso nelle donne sane, d'età compresa tra 20 e 29 anni, varia da 370 a 420 grammi a settimana. E' bene comunque precisare che questi dati sono indicativi, ogni donna è diversa dall'altra ed esistono delle variabili che permettono di calcolare l'aumento di peso ideale a seconda delle donne.


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