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Farmaci in gravidanza (antidepressivi) - L'assunzione di farmaci durante il periodo della gravidanza, come per esempio gli antidepressivi, potrebbe essere rischiosa per la salute del piccolo

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Farmaci in gravidanza (antidepressivi)

Farmaci in gravidanza (antidepressivi)

L'assunzione di farmaci durante il periodo della gravidanza, come per esempio gli antidepressivi, potrebbe essere rischiosa per la salute del piccolo. Nuovi studi, coordinati dalla dottoressa Anick Bérard e condotti presso l'Università di Montreal (Canada), mettono in guardia dagli antidepresivi in quanto potrebbero aumentare di due terzi il rischio di aborto spontaneo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sul Canadian Medical Association Journal (Maggio 2010).

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno condotto un'anamnesi su 5.124 donne che avevano avuto un aborto spontaneo. Dall'indagine è emersa un'associazione tra i casi di aborto spontaneo e l'assunzione di due inibitori della serotonina: la paroxetina e la venlafaxina. Le analisi hanno dimostrato che il rischio di aborto era maggiore del 68 per cento in quelle donne che assumevano almeno uno dei due farmaci, tale rischio aumentava addirittura del 100 per cento nelle donne che durante il periodo della gestazione assumevano più antidepressivi.

I ricercatori hanno rilevato una percentuale di casi di aborto spontaneo nettamente superiore nelle donne che facevano uso di antidepressivi, 5.5 per cento contro il 2.7 per cento di aborti registrati nel donne che non hanno utilizzato questo gruppo di farmaci. Gli esperti spiegano che si tratta di un problema rilevante se si considera che, in base ad alcune statistiche, una donna incinta su 30 fa uso di farmaci contro la depressione.

Secondo Anick Bérard, alla luce dei dati di questo studio, quando un medico riceve la richiesta di un trattamento con antidepressivi da parte di una paziente in gravidanza dovrebbe valutare attentamente i possibili rischi che ci potrebbero essere per il piccolo.

Questa non è comunque la prima volta che uno studio mette in guardia sull'uso degli antidepressivi durante il periodo della gravidanza, già nel 2004 una ricerca pubblicata sulla rivista Pediatrics (Maternal selective serotonin reuptake inhibitor use during pregnancy and newborn neurobehavior) lanciava questo tipo di allarme. In quel caso non si era analizzato il possibile rischio di aborto ma l'effetto che potevano avere gli inibitori della ricaptazione della serotonina sullo sviluppo nervoso dei piccoli. Sul banco degli imputati, oltre alla paroxetina, c'erano finiti anche altri inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come la fluoxetina, la fluvoxamina, ecc..


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