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Pillola per dimagrire senza effetti collaterali

Pillola per dimagrire senza effetti collaterali

Un nuovo farmaco per dimagrire riapre le speranze di quelle persone che vogliono perdere peso, più o meno velocemente, facendo poco esercizio fisico ed evitando l'ultima dieta del momento. Le diete per dimagrire non sempre si riescono a seguire, serve costanza e forza di volontà. Tanto meno molti riescono ad esser costanti con gli esercizi per dimagrire. In alcuni casi l'unica soluzione sembra essere il ricorso ai farmaci ma, fino ad ora, nessuno sembra aver dato dei buoni risultati, salvo alcune eccezioni che però presentavano dei gravi effetti collaterali.

Nel 2008 venne ritirato dal mercato il Rimonabant, un farmaco per dimagrire che si dimostrò dannoso per la salute in quanto portava ad ansia e a depressione. Uberto Pagotto, endocrinologo presso l'Università di Bologna e coordinatore dello studio che sta testando il nuovo farmaco, spiega che a differenza del medicinale per dimagrire ritirato dal mercato, la nuova sostanza sembrerebbe non presentare effetti avversi sulla psiche. I risultati della sperimentazione, condotta per il momento su alcune cavie, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Cell metabolism (Aprile 2010).

I ricercatori hanno testato l'azione di farmaci per dimagrire, simili al Rimonabant, su una popolazione di circa 180 topi divisi in quattro gruppi. Il primo gruppo, quello di controllo, ha seguito una dieta magra, gli altri tre hanno invece seguito una dieta super-calorica. I tre gruppi sottoposto alla dieta calorica sono stati trattati in tre diversi modi: uno non è stato sottoposto a nessun trattamento, ad uno sono stati somministrati dei farmaci con un azione esclusivamente periferica mentre all'altro dei farmaci con un azione periferica e cerebrale. Il gruppo alimentato con una dieta calorica che non ha assunto nessun farmaco ha aumentato del 30 per cento il grasso corporeo, gli altri due gruppi hanno invece mantenuto il peso iniziale senza scostarsi da quello a dieta magra. I ricercatori sono molto soddisfatti dei risultati. Stando a quanto osservato, l'efficacia delle molecole anti-grasso non è solo legata all'azione encefalica ma può manifestarsi anche a livello periferico interagendo con le terminazioni nervose del tessuto adiposo, del fegato e dei muscoli.

Uberto Pagotto spiega che è possibile avere un effetto dimagrante, senza effetti collaterali, spegnendo i recettori dei cannabinoidi CB1 (sui quali agiscono i farmaci anoressizanti) solo negli organi periferici senza agire sul cervello. I risultati, anche se per il momento sono frutto di uno studio condotto solo su dei topi, dimostrano che per dimagrire non serve un farmaco che riduca l'appetito ma è sufficiente un farmaco che agisca sul metabolismo energetico che porta a bruciare più calorie.


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