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Vitamina D per prevenire la sclerosi multipla - Salute: Una carenza di vitamina D, in particolar modo nel periodo della gravidanza, potrebbe aumentare il rischio di sclerosi multipla nel futuro nascituro

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Vitamina D per prevenire la sclerosi multipla

Vitamina D: prevenzione sclerosi multipla

Una carenza di vitamina D, in particolar modo nel periodo della gravidanza, potrebbe aumentare il rischio di sclerosi multipla nel futuro nascituro. Si sa che la vitamina D aiuta a prevenire numerose patologie ma in molti casi non se ne comprende ancora il meccanismo. Grazie ad un nuovo studio al quale hanno partecipato due gruppi di ricercatori del Regno Unito e del Canada, è stato scoperto in che modo l'organismo può essere maggiormente protetto dalla sclerosi multipla. I risultati dello studio sono stati pubblicati su numerose riviste scientifiche tra le quali il British Medical Journal (BMJ) e i PLoS Genetics (Febbraio 2009).

Nel corso dell'indagine, i ricercatori hanno rilevato una relazione diretta fra la vitamina D e un particolare gene (allele HLA-DRB1*1501) associato ad un maggiore rischio di contrarre la sclerosi multipla. La conclusione è stata che un'assunzione adeguata di vitamina D durante la gestazione, e nei primi anni di vita dei bambini, può prevenire la comparsa della sclerosi multipla.

I risultati dei ricercatori sono frutto di un'indagine che ha coinvolto 17.874 canadesi e 11.502 britannici colpiti da sclerosi multipla. Gli esperti hanno messo a confronto i dati relativi al mese di nascita (dato che serviva per sapere indicativamente il livello di esposizione ai raggi solari nel periodo della gestazione) con le informazioni ricavate dall'anamnesi dei pazienti, il risultato è stato che le persone meno esposte al sole durante il periodo della gravidanza erano anche quelle a maggior rischio di sclerosi multipla. Statisticamente una persona su 1000 può sviluppare la sclerosi multipla, tale percentuale è però maggiore (una su 300) se si prendono in considerazione solo le persone che presentano la variante del gene DRB1*1501.

Grazie ad un'indagine approfondita i ricercatori hanno rilevato che le proteine attivate dalla vitamina D nel corpo si legano ad una particolare sequenza di DNA, situata accanto alla variante DRB1*1501, che fa sì che il gene si attivi. Julian Knight, uno dei ricercatori dello studio, spiega che la vitamina D può avere un ruolo critico nelle persone dove è presentano una variante DRB1 associata alla sclerosi multipla. In certi soggetti, una carenza di vitamina D potrebbe alterare il funzionamento del gene.

La nuova scoperta non chiarisce del tutto cosa ci sia alla base della sclerosi multipla, in base ai dati raccolti si evidenzia però ancora una volta l'importanza dell'esposizione al sole grazie alla quale l'organismo può produrre la vitamina D. In conclusione gli esperti spiegano che le popolazioni del Nord Europa hanno un maggiore rischio di sviluppare la sclerosi multipla a causa di una minore esposizione ai raggi solari.


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